Jesi-Fabriano

Chiaravalle, la Protezione Civile ripulisce i tombini

L' opera capillare di pulizia è stata effettuata domenica scorsa dai volontari del Comitato locale insieme all'assessore Chiappa. Problemi vicino al fiume Esino per detriti e terra che impediscono il deflusso delle acque

L'assessore Eleonora Chiappa alle prese con la pulizia dei tombini
L'assessore Eleonora Chiappa alle prese con la pulizia dei tombini

CHIARAVALLE- Era domenica ma nonostante il giorno festivo molti volontari del gruppo comunale della Protezione Civile hanno voluto rendersi utili e fare qualcosa per la prevenzione di eventuali rischi in città. Diretti dall’assessore alla protezione civile ed all’ambiente, Eleonora Chiappa, i volontari del gruppo della Protezione Civile si sono armati degli attrezzi adeguati e di molta pazienza ed hanno provveduto alla pulizia dei tombini posizionati in alcune vie strategiche della città.

 

Con l’arrivo del maltempo, infatti, la memoria di molti cittadini va all’esondazione del torrente Triponzio che anche recentemente ha allagato gran parte del centro urbano di Chiaravalle causando gravi danni alle strutture e a molte abitazioni soprattutto della zona di via S.Andrea, via Puccini, via Verdi.

I volontari al lavoro

«Vogliamo ringraziare tutti volontari della Protezione Civile locale – affermano il sindaco Damiano Costantini e l’assessore Chiappa – che si sono dati un gran da fare con spirito di sacrificio e senso civico per ripulire i tombini della città, dando un segnale forte di attenzione alle problematiche del territorio». Alcuni cittadini hanno fatto anche notare come in prossimità del fiume Esino, vicino al ponte in legno della pista ciclabile che costeggia l’argine tra via La Retta e il centro sociale Arcobaleno, si sia formata una sorta di isola di terriccio e piante trasportati dal torrente e dal fiume che impedisce alle acque di defluire in maniera corretta.

«Con le grandi piogge – dice Enrico Mosca, che risiede nelle vicinanze – si potrebbero verificare gravi problemi e potremmo andare incontro ad una nuova esondazione. Ho fatto presente agli uffici comunali il problema che mette a rischio la città».

L’isola di terriccio e piante in prossimità del fiume Esino che impedisce alle acque di defluire in modo corretto

 

 

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