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Chiaravalle, “Caso Costantini”: sostegno della Commissione regionale Pari Opportunità alla dirigente

La Commissione, nel dichiarare pieno sostegno alla dirigente comunale, invita altresì alla prudenza e a evitare il linciaggio mediatico

Maria Lina Vitturini presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione

CHIARAVALLE Il caso Costantini che vede il sindaco Damiano Costantini, 52 anni, avvocato, accusato di stalking da una dirigente comunale con cui aveva avuto una relazione , sta scuotendo la città di Maria Montessori come un terremoto. Non solo a livello politico, ma anche sociale. A intervenire sulla spinosa questione è la Commissione regionale pari opportunità della Regione Marche, presieduta da Maria Lina Vitturini.

«Ribadendo lo spirito garantista che la anima, principio che presuppone l’innocenza di ogni singolo cittadino e cittadina fino a sentenza – si legge in una nota – la Commissione regionale Pari Opportunità intende esprimere il proprio sostegno e la propria solidarietà alla donna, dipendente del Comune di Chiaravalle, che ha denunciato il sindaco della stessa amministrazione per stalking. Sarà il procedimento giudiziario a verificare i fatti e la loro sussistenza. Resta comunque l’emblematicità del caso di una donna che con coraggio, quello che chiediamo a tutte le donne, ha denunciato e di un sistema che l’ha ascoltata, cosa che invece spesso rileviamo come mancanza, e nel contempo ha messo in atto misure cautelari e a protezione della donna stessa».

Al sindaco Costantini la Squadra mobile della Questura di Ancona ha notificato a fine novembre 2021 la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con qualsiasi mezzo alla dirigente, in servizio presso il medesimo Comune, vittima di atti persecutori. Il provvedimento – come reso noto dalla Questura – scaturisce dall’attività investigativa delegata alla Squadra Mobile dalla Procura della Repubblica di Ancona, dopo che la donna, vittima di continui e crescenti atti persecutori da parte dell’indagato, aveva presentato denuncia direttamente all’Autorità Giudiziaria. All’esito dell’attività investigativa, il Giudice per le Indagini Preliminari, ha emesso provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa con divieto, altresì, di comunicazione con ogni mezzo.

«Ribadendo il proprio impegno verso il contrasto di ogni forma di violenza – continua la nota – la Commissione Pari Opportunità manifesta il sostegno e la piena solidarietà alla donna coinvolta nei fatti». Ma c’è anche un richiamo alla prudenza. «Il linciaggio mediatico, invece, subito dall’una e dall’altro, non giova e non ci aiuta nella battaglia culturale che si tenta di portare avanti quotidianamente, contro gli stereotipi di genere che relegano la donna e l’uomo dentro recinti e impediscono loro di esprimere la propria essenza».

I lavori della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche

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