Jesi-Fabriano

Spese elettorali, il rammarico di Fiordelmondo: nessuno ha accettato la sfida

Il candidato di Rifondazione assicura: «L'impegno è quello di portare nelle istituzioni idee e coerenza. La nostra lista non sparirà il giorno dopo le elezioni e cercherà di aprire la via della partecipazione»

Piazza Mazzini a Chiaravalle, punto nevralgico del traffico e dell'inquinamento
Piazza Mazzini a Chiaravalle, punto nevralgico del traffico e dell'inquinamento

CHIARAVALLE – Settimana decisiva a Chiaravalle in vista delle elezioni amministrative.
«In questa campagna elettorale, nonostante il clima aspro e polemico subito adottato da più parti, ho tentato la via del dialogo, convinto della nostra diversità – fa sapere Davide Fiordelmondo candidato di Rifondazione – Un dialogo pensavo che dovesse partire dalle verità, anche quelle più semplici, per questo avevo chiesto alle altre liste di documentare, come noi, le spese elettorali e i contributi che le sostengono. Ci eravamo ripromessi di non spendere più di 400 euro per tutta la campagna elettorale, mia e dei 16 candidati al consiglio comunale».
Il rammarico di Fiordelmondo è che l’invito fatto agli altri candidati, di contenere la spesa, non sia stato preso in considerazione: «Tra manifesti e volantini abbiamo speso 430 euro, con un piccolo sforamento che è stato coperto dal concerto di autofinaziamento di venerdì scorso. Nessuno ha risposto al mio invito, preferendo “opache” spallucce a una proposta tanto elementare. Sempre con questo spirito ho accettato qualsiasi momento di confronto, senza preoccuparmi di arbitri e campi di gioco, con la convinzione che i cittadini siano maturi per capire e giudicare».
Fiordelmondo assicura che «La nostra lista, una realtà politica che non si scioglierà il giorno dopo le elezioni e che saprà portare nelle istituzioni idee e coerenza ma soprattutto cercherà di aprirle alla partecipazione quella vera, che non vuole semplice consenso ma impegno e proposta, che non si liquida con una pacca sulle spalle ma che rivendica diritti e forme per esigerli. Leggete i programmi, vedrete hanno provato pure a scimmiottare le nostre proposte. Chiaravalle ha tante potenzialità superiori ai suoi problemi, fin ora c’è stato solo asfalto e rancore, finito l’asfalto resterà il rancore. Oppure l’alternativa, cioè l’impegno partecipativo e la forza delle idee».

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