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Cerreto d’Esi: cittadinanza onoraria a Luigia Carlucci Aiello, madre dell’IA in Italia

Il Comune di Cerreto d’Esi ha conferito la cittadinanza onoraria alla professoressa Luigia Carlucci Aiello

Luigia Carlucci Aiello
Luigia Carlucci Aiello (Fonte foto: Donne nella Scienza)

CERRETO D’ESI- Il Comune di Cerreto d’Esi ha conferito la cittadinanza onoraria alla professoressa Luigia Carlucci Aiello, la quale viene considerata la madre dell’Intelligenza Artificiale in Italia. La decisione è stata presa nella seduta del 10 aprile 2025, da parte del consiglio comunale del paese in provincia di Ancona. Questo è un tema che negli anni sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese ma anche nel mondo intero. La cerimonia si terrà il 7 giugno.

Chi è Luigia Carlucci Aiello

Luigia Carlucci Aiello è nata nel 1946 a Cerreto d’Esi. Si è diplomata presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1968 e laureata in Matematica.

Dal 1970 al 1981 è stata una ricercatrice nell’Istituto di Elaborazione dell’Informazione, sempre nella città toscana. In seguito si è occupata sempre della ricerca, all’Artificial Intelligence, sotto la direzione di John McCarthy, tra i padri fondatori dell’AI. Dal 1981 è professore ordinario, dal 1982 docente presso il DIS, oggi DIAG, della Sapienza Università di Roma e dal 1991 titolare della prima cattedra italiana di Intelligenza Artificiale.

Luigia Carlucci è stata la prima donna a dirigere un dipartimento di Ingegneria in Italia, nel 1988 ha fondato l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. “Ambasciatrice Sapienza”, questo è il prestigioso riconoscimento accademico a lei conferito nel 2024. 

Il commento del sindaco 

Cerreto D’Esi, suo paese natale, è quindi onorato di questa sua illustre concittadina. Il sindaco David Grillini ha dichiarato: «Il conferimento della cittadinanza onoraria a Luigia Carlucci Aiello va inteso come massimo elogio del Comune di Cerreto d’Esi alla meritoria opera svolta dalla professoressa nell’intera sua carriera scientifica e accademica, educando il mondo intero alla conoscenza del nuovo, allo sviluppo tecnologico e al progresso nell’accezione più nobile del termine».