Jesi-Fabriano

Caterpillar, Bacci: «Con Imr più lavoratori degli attuali». Ma il percorso sarà lungo

Il sindaco di Jesi in consiglio: «Addirittura più assunzioni a tempo indeterminato di quelli che sono i numeri ora, dovrebbero essere 6 in più. Per Liomatic purtroppo esito opposto»

La mobilitazione alla Caterpillar di Jesi, foto d'archivio

JESI – Con l’arrivo di IMR Industries a rilevare il sito produttivo che si avvia a diventare ex Caterpillar, in previsione «addirittura più assunzioni a tempo indeterminato di quelli che sono i numeri attuali. Dovrebbero essere 6 in più». Mentre per i tempi del passaggio dall’uno all’altro tipo di produzione saranno lunghi, «forse un anno, un anno e mezzo». A dirlo in Consiglio poco fa il sindaco Massimo Bacci, nel riferire sugli sviluppi della vertenza che ha coinvolto e coinvolge la fabbrica di via Roncaglia.

Da Bacci anche una constatazione sulla vicenda Liomatic, la cui sede jesina è chiusa da oggi. «Esito purtroppo opposto a quello, positivo, per Caterpillar. Le trattative fra sindacati e azienda si sono interrotti».

Massimo Bacci

In merito a Caterpillar, Bacci parla di «risultato straordinario la garanzia del mantenimento dell’occupazione. Sui successivi aspetti contrattuali tratteranno sindacati e nuova proprietà. Con questa ho parlato. Nel procedere all’operazione ha valutato in generale anche cosa offre il nostro territorio, pure dal punto di vista dei servizi». Il sindaco evidenzia: «La reazione della città e la maniera in cui ha supportato le maestranze con un grande senso di comunità. Risultato dovuto alla capacità delle rappresentanze sindacali non solo dei lavoratori ma anche degli industriali: Confindustria è stata parte attiva importante, determinante e non scontato il supporto del Mise, che ha individuato il soggetto interessato».

Entro il 10 marzo prossimo le parti dovranno ritrovarsi al Ministero dello sviluppo economico per fare il punto sul passaggio da Caterpillar a IMR, che sta effettuando le necessarie verifiche. Su un secondo tavolo, fra nuova proprietà in ingresso e sindacati, si discuteranno le questioni a seguire. Come quelle legate al periodo di transizione fra un’azienda e l’altra e di formazione delle maestranze, nell’ottica di una nuova e differente produzione, che abbondonerà il settore dei cilindri per macchine movimento terra per passare alla componentistica interna e esterna per l’automotive dove è attiva IMR. Un percorso che potrebbe essere lungo e richiedere investimenti importanti, anche per la riconversione dello stabilimento. Quanto alla formazione dei lavoratori ed agli ammortizzatori sociali che dovranno accompagnarne il periodo, ad oggi la Regione Marche si è detta pronta a mettere a disposizione delle risorse a, almeno parziale, copertura.

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