Jesi-Fabriano

Furto in ferramenta per 15 mila euro, fermati due uomini. È caccia al terzo della banda

Il blitz della polizia dopo che i tre avevano rubato da un'attività commerciale di Castelplanio trapani, levigatrici, livelle elettroniche a infrarossi. Erano da tempo nel mirino degli agenti: la loro base al Piano di Ancona dove vive una comunità di rumeni, alcuni dei quali erano soliti intraprendere spostamenti notturni in Vallesina

CASTELPlANIO – Sgominata dalla polizia banda di ladri rumeni con base nella campagna intorno ad Ancona in zona Piano. L’ultimo furto messo a segno nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 giugno a Castelplanio ai danni di una ferramenta dove sono stati rubati trapani, levigatrici, livelle elettroniche a infrarossi, cassette di utensili per un valore complessivo di circa 15mila euro.

La banda era da tempo nel mirino degli agenti: il blitz ha portato all’arresto di due rumeni colti in flagranza di furto aggravato consumato, commesso in concorso con un terzo individuo, identificato, ma di cui sono ancora in corso le ricerche. Si tratta di A.I.C. (’87) e T.C. (’87), quest’ultimo con precedenti penali specifici per furto. Hanno partecipato all’operazione la Squadra Mobile di Ancona, Sezione Reati contro il Patrimonio, la Scientifica e personale del Commissariato di Jesi.

LA VICENDA NEL DETTAGLIO – L’attività investigativa ha avuto inizio a metà giugno quando l’attenzione dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona si era focalizzata su di una comunità di rumeni che vive ad Ancona, in zona Piano. Qui alcuni erano soliti intraprendere spostamenti notturni verso Jesi e la Vallesina.

L’attività investigativa ha permesso di individuare una base logistica collocata in un casolare in aperta campagna.

IL BLITZ – Nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 giugno gli agenti in borghese a bordo di auto e moto civette oppure nei campi della Vallesina, hanno notato due cittadini rumeni che dopo aver lasciato il loro domicilio di Ancona si sono incontrati con un terzo complice nel casolare di Jesi (verso le 2 di notte di giovedì). L’operazione è proseguita con dei pedinamenti a distanza del gruppo criminale che, a bordo di due Audi, con targhe rubate, si è avviato verso la ferramenta. Una volta giunti nel negozio, hanno scardinato la porta di un ingresso secondario utilizzando piedi di porco e altri attrezzi atti allo scasso (tutti recuperati e sequestrati). Dopo aver rubato all’interno dell’attività molti attrezzi gli oggetti sono stati caricati in una vettura. L’altra usata come staffetta.

I poliziotti hanno bloccato le due autovetture, a distanza di un chilometro l’una dall’altra, così come il conducente dell’auto staffetta e uno degli occupanti dell’altra Audi (con le targhe rubate) carica di parte della refurtiva. La rimanente refurtiva era stata collocata vicino al negozio in attesa di essere trasportata con un secondo viaggio.

Uno dei due occupanti dell’Audi con la refurtiva a bordo è riuscito a far perdere le tracce scappando per i campi. Gli altri due invece sono stati bloccati e arrestati.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, i due arrestati sono stati collocati nelle celle di sicurezza della Questura di Ancona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della direttissima.

Il Sostituto Procuratore di turno ha disposto la restituzione all’avente diritto della refurtiva recuperata.

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