Jesi-Fabriano

Castelplanio in lotta contro i piccioni

Ordinanza del sindaco per vietare di dar da mangiare ai colombi domestici, intimando i proprietari di immobili disabitati di chiudere tutte le fessure dove i volatili possono accedere

CASTELPLANIO – Lotta senza esclusione di colpi contro i piccioni. Vietato dal loro da mangiare. Non solo. Obbligo per tutti i cittadini di impedire l’accesso dei volatili a tutti i siti dove possono nidificare o comunque trovare riparo (finestre, sottotetti, sola, canne di aerazione, lucernai, ecc.), con particolare riferimento agli immobili disabitati.

È quanto dispone l’ordinanza firmata qualche giorno fa dalla sindaca Barbara Romualdi. Per i trasgressori è prevista una sanzione dai 50 ai 500 euro.

«Considerate le problematiche derivanti dal continuo aumento dei piccioni di città che, negli ultimi anni, hanno colonizzato il territorio all’interno del perimetro del centro storico dove trovano situazioni ambientali favorevoli (condizioni climatiche più miti, ampia disponibilità di cibo soprattutto nel periodo invernale, impatto predatorio generalmente limitato, presenza di anfratti disponibili alla nidificazione) – evidenziano dal Comune -, è necessario porre in essere tutte quelle azioni volte a favorire la non proliferazione degli stessi mediante tutti quegli accorgimenti ritenuti opportuni».

I piccioni hanno infatti determinato danni al patrimonio comunale e privato e, come noto, possono costituire un pericolo di carattere igienico-sanitario, dovuto al fatto che sono serbatoio di parassiti, in particolare zecche, e vettori di numerose malattie. A segnalare il problema anche i residenti del centro storico.

Si corre dunque ai ripari. Gli obiettivi da raggiungere, per i quali si è chiesto anche un supporto della Provincia, sono di tutelare l’igiene e il decoro urbano, di ridurre possibili veicoli di diffusione di patologie che possano interessare l’uomo e le produzioni zootecniche, di salvaguardare il patrimonio storico-artistico danneggiato dalle deiezioni acide dei piccioni nonché dal trasporto di materiali vari per la nidificazione, di contenerne la popolazione nonché i costi a carico dei cittadini.

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