Jesi-Fabriano

Castelbellino, al via la gara per la messa in sicurezza delle mura castellane

L’investimento ammonta a circa 2 milioni di euro e consentirà di ripristinare e restaurare la cinta muraria, oltre alla realizzazione di un parco urbano e un’area polivalente

CASTELBELLINO – Ammonta a 1,8 milioni di euro l’appalto per i lavori di messa in sicurezza delle mura castellane. Pubblicato l’avviso di gara per individuare la ditta che se ne occuperà da parte della centrale unica di committenza guidata da Jesi.

Si prevede «il ripristino e restauro della cinta muraria attraverso la demolizione e la ricostruzione del primo tratto attualmente lesionato e il rifacimento del prospetto delle restanti sezioni. Sono inoltre previste una serie di opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso la collocazione di un impianto di sollevamento persone interno alle mura, il rifacimento della pavimentazione della terrazza Camerini e il ripristino funzionale del giardino sommitale».

È in programma anche, oltre all’implementazione dell’illuminazione, «la realizzazione di un parco urbano a servizio della comunità attraverso il ripristino delle strutture vegetazionali e la creazione di una rete sentieristica a carattere naturalistico, il ripristino di quella esistente, la collocazione di una serie di spazi e arredi urbani atti a rendere funzionale l’area per attività ricreative». Verrà infine creata un’area polivalente con lo scopo di alleggerire il transito e la sosta veicolare all’interno degli spazi storici del nucleo antico».

La durata dell’appalto è di 482 giorni «naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, come meglio specificato nel capitolato speciale d’appalto».

L’appalto, si spiega nel disciplinare di gara, «è costituito da un unico lotto poiché i lavori in questione hanno come obbiettivo quello di mitigare gli effetti di rischio idrogeologico, contingenti e potenziali, mediante un approccio funzionale alla riqualificazione ambientale e paesaggistica, la quale passa attraverso l’attribuzione di attività di valorizzazione degli accessi al borgo antico e di potenziamento della capacità ricettiva delle strutture storico culturali, elementi questi che attiverebbero un’ attività di presidio, monitoraggio, manutenzione spontanea tali da garantire nel tempo un utilizzo costante e dinamico, un livello di accessibilità diversificata a seconda delle esigenze, una ricettività esposta a qualsiasi attività culturale e ricreativa, un grado di sicurezza confacente al rispetto delle norme che regolano la pubblica incolumità».

I lavori dovrebbero partire, salvo imprevisti, entro l’inverno.

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