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A Jesi Casa Avis, taglio del nastro della nuova sede nella Giornata del Donatore

Taglio del nastro della nuova sede dell'Avis di Jesi in via Guerri, nel corso del quale sono state assegnate le benemerenze ai donatori

Casa Avis
L'inaugurazione di Casa Avis a Jesi (Foto Candolfi)

JESI – Non c’era momento migliore per inaugurare la nuova sede dell’Avis di Jesi “Casa Avis” in via Guerri 5, se non nella Giornata del Donatore, che domenica ha coinciso con una festa della generosità in piena regola. Una festa in quella che da oggi sarà la casa di tutti. Grazie alla donazione del benefattore Mario Duca, 93 anni, che lo scorso anno aveva annunciato di voler donare i locali di via Guerri all’Avis cui era legato da profonda riconoscenza. Infatti non è voluto mancare al taglio del nastro, vicino alla presidente Avis Oriana Capitani, al sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, al vescovo Gerardo Rocconi.
C’era anche il consigliere regionale Marco Ausili, insieme agli assessori Samuele Animali, Emanuela Marguccio e Alessandro Tesei. Nutrita la famiglia Avis, tra consiglieri e soci, volontari e donatori, rappresentanti delle altre sezioni della Vallesina con i gonfaloni: Cupramontana, Filottrano, Corinaldo, San Paolo di Jesi, Maiolati Spontini, Monsano, Santa Maria Nuova, Gruppo provinciale Ancona, Gruppo aziendale Maip Pieralisi, Gruppo comunale Jesi “Andreina Pirani” .

Casa Avis
L’inaugurazione di Casa Avis a Jesi (Foto Candolfi)

«Tanta gente, un grande abbraccio della città di Jesi alla nostra associazione – dice Oriana Capitani – per un’inaugurazione che è più la realizzazione di un sogno: “Casa Avis-insieme per il sociale” è un grande progetto coltivato da tanti anni, ma rimasto sempre nel cassetto per carenza di fondi. Ora, grazie alla generosità del signor Mario Duca, lo abbiamo realizzato. E visto che abbiamo ricevuto, dobbiamo restituire alla città». Il grande circuito virtuoso della donazione, del bene che si fa bene e si moltiplica all’infinito. «Mario Duca ci ha dato una importantissima somma, destinata all’acquisto dell’immobile di via Guerri – spiega la presidente – che poi è stato acquistato in toto all’asta aggiungendo un’altra donazione che avevamo già ricevuto. Così, il progetto è partito».

Momentaneamente le risorse a disposizione dell’Avis hanno permesso la ristrutturazione solo di una parte del grande immobile – complessivamente di 900 metri quadrati su due piani – e dunque, solo la parte dell’Avis con uffici e sala riunioni-conferenze è pronta. Ma il progetto è ampio e articolato. «Gestiremo tutti gli spazi noi – aggiunge Oriana Capitani – immaginiamo al primo piano una sala multifunzionale, una biblioteca, una piccola palestra. E al secondo piano (450 metri quadrati) spazi per la città stessa, per le altre associazioni che non hanno una sede e che speriamo di poter accogliere. Però servono risorse, fondi e aiuto per completare la ristrutturazione del secondo piano. Aiutateci anche a capire quali sono le esigenze da colmare». La presidente è emozionata, anzi commossa quando ci racconta del nonnino Mario Duca e della sua volontà, chiara e determinata, di voler fare «un grande regalo all’Avis e alla città tutta» destinando una cospicua donazione per l’acquisto di quell’immobile tanto agognato dal direttivo Avis. E così, a dispetto dell’età anagrafica, Duca ha partecipato in prima persona a tutte le fasi di genesi del progetto: dall’atto davanti al notaio all’asta, fino alla redazione del progetto e le fasi di ristrutturazione. Una presenza così importante che il Direttivo gli ha tributato un busto di marmo bianco (realizzato dallo scultore e artista Massimo Ippoliti) a futura memoria di quel grande gesto di generosità.  «La vecchia sede in via dell’Asilo per quanto comoda, era piccola e di difficile accesso per i parcheggi, invece qui vogliamo avere un rapporto ancora più vicino con i nostri 1600 donatori. Abbiamo un grande giardino, sistemato grazie al lavoro dei volontari, e vorremmo accogliere bambini e giovani per le iniziative», dice ancora la presidente.

Casa Avis
L’inaugurazione di Casa Avis a Jesi (Foto Candolfi)

Le benemerenze

Il taglio del nastro di “Casa Avis” ha coinciso, come detto in apertura, alla cerimonia della Giornata del Donatore. Alla presenza delle autorità sono stati consegnati il diploma e la benemerenza in oro con smeraldo per i 40 anni di iscrizione all’Avis (e almeno 80 donazioni oppure raggiunte le 100 donazioni). Cittadinanza benemerita a 12 donatori: Mario Bonci, Marco Cancellieri, Giuliano Fiordelmondo, Nunzio Gagliardini, Daniele Giuseppini, Emanuele Medici, Alessandro Moretti, Mirko Muzi, Alfio Paoloni, Sandro Radicioni, Rossano Rocchetti, Valentino Scuppa. La benemerenza in oro con smeraldo a Sabina Mariotti, Sauro Nicolini, Roberto Ramazzotti. Il prossimo impegno dell’Avis proprio nella nuova sede è la tradizionale mostra “AuguriAvis” dei disegni dei bambini delle scuole primarie del territorio, che sarà allestita a dicembre nei locali al pianterreno in concomitanza con le festività natalizie.

Casa Avis
L’inaugurazione di Casa Avis a Jesi (Foto Candolfi)

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