Jesi-Fabriano

Caro energia, Andrea Pieralisi: «Fattura da 40mila euro, 18mila un anno fa. E se fermo la vendemmia?»

«Davanti ad aumenti simili, le aziende rischiano veri e propri problemi di liquidità, al bivio fra pagare i dipendenti o i costi dell’energia. Per me, nessun dubbio: al 100% priorità a stipendi e contributi»

Andrea Pieralisi

JESI – «Agosto su agosto, da 18mila euro nel 2021 a 40mila da pagare quest’anno per l’energia elettrica. Davanti ad aumenti simili, le aziende rischiano di trovarsi di fronte a veri e propri problemi di liquidità, e al bivio fra pagare i dipendenti o i costi dell’energia. Per me, nessun dubbio: al 100% priorità a stipendi e contributi, a costo di fermare la produzione». A parlare è Andrea Pieralisi. L’imprenditore aveva, sui social, segnalato un ulteriore clamoroso caso di caro energia: «Fattura dell’energia elettrica in Azienda Agricola Tenute Pieralisi, agosto su agosto, da 18mila euro a 40mila. Sto seriamente valutando se continuare la vendemmia o no».

Spiega Pieralisi: «Per i vini bianchi è fondamentale il freddo, con utilizzo in cantina dei gruppi frigo. Il costo del kilowattora aumenta del 400% e crea a cascata l’incremento delle variabili in bolletta, come l’Iva. Disarmante il totale silenzio sul tema della politica. Due cose vanno fatte subito: rateizzare fatture e pagamenti e inventare qualcosa per calmierare i prezzi. O le imprese chiudono, Chi ha contratti a prezzi variabili affronta ora i rincari chi li ha a prezzi fissi lo farà presto: alla scadenza di fissi non se ne parlerà più e saranno costretti a ricontrattare con aumenti vertiginosi».

Per Pieralisi: «Una falsa inflazione fatta di aumenti incredibili a cascata, che non si può scaricare sul consumatore finale, dato che non è pensabile rialzare a dismisura il prezzo del prodotto».

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