Jesi-Fabriano

Cardinali: «Ciao Jesina, il mio futuro è a Sidney»

Dopo sei anni il centrocampista venticinquenne, laurea in Economia e commercio, lascia la società leoncella: raggiungerà l'altro ex biancorosso Fatica in Australia, dove si trasferirà per motivi di studio. Ai saluti anche il difensore Federico Tafani dopo cinque stagioni.

Il presidente della Jesina Marco Polita consegna a Nicola Cardinali, che andrà a Sidney, la casacca leoncella numero 8.

JESI – Nicola Cardinali e la Jesina si salutano, dopo sei stagioni e, calcola il venticinquenne centrocampista, «oltre 170 presenze e una ventina di gol». Motivo della separazione però non è il calcio ma una scelta di vita. «Parto il prossimo 25 luglio, destinazione Sidney in Australia, dove mi aspetta Lorenzo Fatica, con cui ho giocato qui a Jesi (stagione 2015-16) e che lavora già lì da un anno – spiega Cardinali nella conferenza stampa convocata appositamente dalla società leoncella – mi sono laureato in Economia e Commercio nel marzo scorso e in questi anni di studio e calcio mi sono sempre dato come priorità pensare il futuro. Quindi vado a Sidney in primo luogo per studiare e imparare a parlare bene l’inglese, carenza che ho sempre voluto colmare. E per una esperienza di vita che mi auguro mi sia utile e mi farà tornare, magari fra un anno o chissà, sicuramente cambiato e cresciuto».

Il presidente della Jesina Marco Polita saluta Cardinali consegnandogli la maglia personalizzata numero 8. «Lo ringrazio a nome del Cda e della città sportiva, è stato sempre corretto e serio, un esempio di attaccamento alla maglia e impegno. La speranza è che sia un arrivederci. In questi anni ha unito lo sport ai risultati nello studio: ragazzi così sono il nostro orgoglio».

Quanto al calcio, Nicola dice: «Grazie alla Jesina: mi ha dato fiducia e la possibilità del passaggio da under a over, cosa rara in questo campionato. Qualcosa credo di essere riuscito a dare, in quasi tutti e ruoli e quasi tutte le maglie, credo eccettuata la uno e la nove. Ricordi più belli la vittoria sull’Ancona, anche se a porte chiuse, e la mia unica doppietta, a Pesaro contro la Vis. Magari proverò a continuare a giocare in Australia, cercando una squadra per non fermarmi».

Intanto ha salutato la Jesina dopo cinque anni, di cui l’ultimo da capitano, anche Federico Tafani, difensore, che pare destinato alla Fortitudo Fabriano, sempre in D. «Cinque anni a Jesi sono stati una parentesi importante della mia vita – dice Tafani – una città e una squadra che porterò nel cuore. Grossi problemi non ce ne sono stati, quest’anno qualcosa nella Jesina è cambiato con l’arrivo della Tardella, e forse c’è stato anche un discorso di ridimensionamento economico: arrivando più da lontano di altri, e senza più Niosi, avrei dovuto viaggiare da solo. Ricordi speciali? Anche se a porte chiuse, la vittoria in casa contro l’Ancona. E poi, a livello personale, il gol del vantaggio nella vittoria per 2-0 sulla Samb di un paio di stagioni fa: alla settima giornata non avevamo ancora vinto, quella partita era davvero molto importante per noi. Ma anche le ultime due annate le ricorderò con piacere: c’era stato un ridimensionamento e riuscire ogni volta a raggiungere gli obiettivi non era scontato».

Anche Federico Tafani, qui all’ingresso in campo contro la Sambenedettese, lascia la Jesina.

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