Jesi-Fabriano

Carciofo precoce di Jesi, tesoro di un territorio

Cinque Comuni, venti imprenditori agricoli, 200 mila capi l'anno e un marchio registrato sin dal 1986 per un prodotto al quale è dedicata la manifestazione Carciofiamo

JESI – Carciofo precoce di Jesi superstar. Ha preso il via questa mattina, con l’appuntamento espositivo, di degustazione e vendita al Cjpo di viale Don Minzoni, la terza edizione di Carciofiamo, l’iniziativa ideata nel 2015 dalla Condotta Slow Food “Castelli di Jesi” in collaborazione appunto con la Cooperativa Jesina Produttori Ortofrutticoli per la promozione del “Carciofo precoce di Jesi”, marchio registrato sin dal 1986. Fino al 7 maggio i quattordici locali aderenti all’iniziativa proporranno aperitivi e menù a tema. Di «storia d’amore tra sapori genuini e territorio» parla a riguardo la Condotta Slow Food di zona. Ma come è nata l’attenzione per questo specifico prodotto della nostra terra da parte di Slow Food?

«Dall’incontro con Graziano Vittori della Cjpo- risponde Luca Celli- che ci ha parlato di questa coltura che dagli anni ’80 ad oggi ha avuto in qualche modo un andamento decrescente nella nostra zona ma che continua a rappresentare una importante fonte e possibilità di reddito per tanti produttori e imprenditori agricoli. Quello che ci è sembrato interessante allora è stato cercare di creare una rete mettendo in collegamento il mondo dei produttori con quello dei ristoranti e dei locali che di questa specialità possono avvalersi. La collaborazione può essere molto importante, anche perché la coltura del carciofo mantiene una redditività che è una opportunità preziosa, tanto più in una fase di crisi, per tanti imprenditori, specie giovani».

Aver scelto di registrare il “Carciofo precoce di Jesi” con un suo marchio già negli anni ’80 ha anticipato sensibilità per il collegamento fra cibo e territorio d’origine che sono poi divenute comuni da qualche anno a questa parte.

«Sono stati dei precursori, se si pensa al precoce di Jesi come ad una carciofo coltivato fondamentalmente in un’area di cinque comuni, ovvero Jesi, San Marcello, Belvedere, Morro d’Alba e Monsano, capace di arrivare a fornire anche un milione di capi sul mercato non solo locale».

Il precoce di Jesi è il primo carciofo dell’anno nelle Marche. Una coltivazione laboriosa e quasi tutta a mano ma fra le più redditizie per i terreni asciutti delle nostre colline. Quale è la situazione attuale?

«C’è stata una ripresa, i produttori consorziati sono ora 20 per circa 200 mila capi prodotti, in base alle annate che vanno in genere da marzo a fine maggio- inizio giugno, a seconda della stagione e del clima. Il rapporto e l’attenzione anche della grande distribuzione del territorio permettono ogni anno al precoce di Jesi di ottenere una buona risposta». Quali le proprietà?

«Rispetto ad altre tipologie di carciofo il precoce di Jesi, con meno punte, e risulta più gradevole al tatto. Le foglie interne più tenere e lo stesso gambo più molle e delicato lo rendono ottimo. Dal punto di vista delle proprietà salutari, il precoce di Jesi, ma vale per tutti i carciofi, ha notevoli qualità depurative e porta vantaggi e benefici all’intestino».

Fino al 7 maggio saranno Bar Veramente, Caffè del Teatro, La Picca Wine Bar, Mezzometro Pizzeria, Osteria I Spiazzi, Pasticceria Zoppi, Pausa Caffè, Pergolesi Enocaffè, Pizzamania, Poldo Burger Bar, Sogni di Zucchero, Tre Periodico, Trattoria Antonietta, Viale 73 Pizzeria i locali dove gustare i sapori di Carciofiamo.

© riproduzione riservata