Jesi-Fabriano

Caprioli in trappola salvati dai Carabinieri Forestali

I palchi erano completamente aggrovigliati a fili di nylon. Il tempestivo intervento ha permesso di restituirli al bosco. Si tratta di uno dei tanti fenomeni di bracconaggio diffusi tra i monti San Vicino e Canfaito

I Carabinieri Forestali mentre intervengono per liberare i due caprioli

CINGOLI  Due esemplari di capriolo sono stati tratti in salvo dai Carabinieri Forestali della Sezione di Cingoli, durante un servizio di controllo del territorio, all’interno di una zona boschiva in località Avenella al confine con il Parco Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito.

I due animali erano rimasti intrappolati a un arbusto con i palchi completamente avvolti da un groviglio di lacci di nylon.

I militari hanno potuto appurare che uno dei due caprioli, in particolare, versava in gravi condizioni a causa del fatto che uno dei lacci era stretto attorno al collo rendendogli difficile la respirazione. Solo l’intervento dei Carabinieri Forestali, coordinati dal comandate, maresciallo Claudio Forconi, ha potuto salvare da morte certa i due splendidi esemplari.

Sono stati immobilizzati al fine di permettere il taglio dei cappi che li imprigionavano e, successivamente, liberati. Restituiti al bosco al quale appartengono.

La trappola era stata evidentemente architettata da un bracconiere in un bivacco ben mimetizzato, al fine di catturarli illecitamente. I fili di nylon non erano presenti per caso, in quanto così come si trovavano servivano per attirare i caprioli che, incuriositi, avrebbero iniziato istintivamente a strofinarli contro i palchi, rimanendovi intrappolati. Come è avvenuto.

L’operazione è riuscita per la grande rapidità dell’intervento che ha potuto ridare la libertà ai due animali limitandone le conseguenze fisiche per il forte stress subìto.

I militari hanno provveduto a dare notizia all’Autorità Giudiziaria per il reato di  maltrattamento di animali e il responsabile del fatto rischia la reclusione da tre sino a diciotto mesi. Sono in corso le attività di indagine.

Il fenomeno del bracconaggio è ancora diffuso in zona e mette a rischio le specie faunistiche che rappresentano l’identità stessa del territorio. I Carabinieri Forestali costantemente svolgono un minuzioso controllo del territorio al fine di scongiurare condotte illecite contro la fauna selvatica e per la difesa e la salvaguardia della natura in tutte le sue forme.

 

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