Jesi-Fabriano

Jesina, i tifosi si appellano al sindaco Massimo Bacci

Il gruppo “Eppure il vento soffia ancora”: «Si faccia piazza pulita e l’attuale società lasci immediatamente, già perso troppo tempo. Siamo disposti a rinascere in qualsiasi categoria»

La curva della Jesina contro la Vis Pesaro
Una immagine pre- pandemia della curva leoncella

JESI – Via tutti e che delle sorti della Jesina si faccia garante il sindaco Massimo Bacci. Così i tifosi leoncelli della sigla “Eppure il vento soffia ancora” sulla situazione del sodalizio di viale Cavallotti.

«La Jesina Calcio- scrivono- con una società inadeguata e una squadra costruita da incompetenti si è meritata la retrocessione. Il covid-19 ha fermato giustamente un campionato che non aveva senso continuasse ma il destino della nostra maglia era già scritto. L’attuale compagine societaria ci ha riportato a due stagioni fa, prima della loro acquisizione, con un campionato ignobile senza un futuro… è stata solo allungata l’agonia con nessun progetto portato a termine. Vergogna!».

La curva della Jesina calcio (foto BINCI)

Proseguono i tifosi: «In questo periodo abbiamo letto tante favole su cordate di fuori Jesi, provincia e regione. Una società in difficoltà, con dei processi in corso è solo pane per squali in cerca di affari per i propri comodi. Oggi siamo a ricordarvi che la Jesina è di tutti quelli che avranno vissuto poche soddisfazioni, ma hanno un enorme passione per quei colori. Per noi e tutti quelli come noi che amano quella maglia dovete RISPETTO».

«Ora- è la presa di posizione- si faccia piazza pulita e l’attuale società lasci immediatamente, è stato già perso troppo tempo con voi. Sia chiaro che nessuna vecchia conoscenza deve rientrare a far parte del futuro, perché quello che si sta verificando è una gestione sbagliata che si protrae da molti anni. Qualsiasi persona, imprenditore o gruppo voglia prendere in carico i nostri colori lo faccia per riportare gente allo stadio, passione e soddisfazioni ad una piazza che ha sempre avuto un valore aggiunto nel suo pubblico. Vogliamo che sia tramandata la jesinità a chi indossa quei colori e che della nostra città è un vanto. Chiediamo al Comune, nella persona del Sindaco Bacci, che si faccia supervisore e prenda in mano la situazione. Siamo disposti a rinascere in qualsiasi categoria se questo è il prezzo per riavere i valori che ci hanno fatto innamorare».

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