Jesi-Fabriano

Jesina, salvezza sempre più in salita

Leoncelli ricacciati in piena zona playout dalla sconfitta nello scontro diretto col San Nicolò. La società: «Sacrificio e lavoro, senza altri pensieri. Per poi fare i conti il 6 maggio»

Jesina - San Nicolò
Jesina - San Nicolò

JESI – Strada salvezza in salita per la Jesina, dopo la pesante sconfitta dell’ultimo turno nello scontro diretto con il San Nicolò. Ora la salvezza diretta, senza passare dai playout, appare un miraggio. E anche in chiave playout c’è da lottare, per tenere a distanza la risalita delle ultime due della classe e per garantirsi la miglior posizione possibile negli eventuali spareggi. Ora il San Nicolò, attualmente salvo, è volato a +3. E anche la Recanatese ha raggiunto i leoncelli e li ha scavalcati, occupando in classifica il sestultimo posto (il primo dei playout) in virtù dello scontro diretto a favore. Nel prossimo turno di domenica 4 marzo per la Jesina c’è in previsione la trasferta in casa della Sangiustese. Poi ancora scontri diretti: Monticelli, Nerostellati e Agnonese in casa, più la trasferta di Fabriano (e quella di Francavilla) nelle successive cinque gare. E il favore di giocare la gran parte delle sfide decisive al Carotti, come dimostrato anche dall’ultima gara, è relativo, per una squadra che in questo campionato in casa propria ha perso già sei volte e vinto appena due. Una Jesina che si interroga anche sul ripetersi di certi errori.

Secondo il direttore sportivo leoncello Simone Petrini occorrono: «Sacrificio e lavoro, senza altri pensieri. Per poi fare i conti il 6 maggio. Se c’è qualcuno che dovesse già pensare alla prossima stagione, allora è meglio che si renda conto della realtà. Se ne viene fuori soltanto col lavoro e tutti insieme».

Gol e rimonta incassati dal San Nicolò nel secondo tempo, fanno dire a mister Daniele Di Donato: «Una partita che era da vincere. Ma continuiamo a prendere gol su calcio piazzato. Il difensore non si può far menare in area. È un limite di questa squadra. Dobbiamo evidentemente lavorarci di più, i calci d’angolo contro stanno facendo la differenza a sfavore nostro. Con questa sono tre partite che avremmo potuto fare e ottenere di più ma non ci riusciamo per limiti caratteriali più che tecnici. Dobbiamo arrivare a 38, 40 punti, ora si resetta, si ricomincia e si annulla quello che è successo».

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