Jesi-Fabriano

“Bully no way”, al Monsub il premio anti-bullismo del Rotary di Jesi

Alle società partecipanti era stata chiesta la predispozione di un protocollo da seguire per fare emergere e affrontare eventuali situazioni di bullismo nel mondo dello sport e in particolare all'interno della propria realtà

Tutti i premiati e i partecipanti al progetto "Bulli no way" del Rotary di Jesi

JESI – Premiato il progetto presentato dal Monsub, con l’idea fra le altre di mettere a disposizione una App tramite cui segnalare alla società, in forma anonima, eventuali casi di bullismo. Menzione d’onore per l’Aurora Basket. Ma un plauso comune e generale per tutte le soci età e associazioni – oltre alle citate anche Jesina Pallanuoto, Space Running, Uisp, Circolo Cittadino Jesi Tennis Club, Fantasy Ginnastica Twirling, Club Scherma Jesi – che hanno deciso di partecipare e aderire a “Bully no way”, progetto di contrasto al bullismo nel mondo dello sport ideato dal Rotary Club Jesi, in collaborazione con il Distretto 2090.

La premiazione del Monsub

La premiazione, con la consegna degli attestati di partecipazione e, al Monsub, del premio di 4mila euro, si è tenuta nella Sala del Lampadario del Circolo cittadino di Jesi. A individuare il progetto vincitore la giuria presieduta dalla giornalista Beatrice Testadiferro e composta dall’avvocato Fabrizio Illuminati, dal presidente della Commissione Progetti del Rotary Club Jesi Maurizio Marchegiani, dallo psicologo Mauro Mario Coppa e dal vicesindaco del Comune di Jesi Samuele Animali.

Alle società partecipanti era stata chiesta la predispozione di un protocollo da seguire per fare emergere e affrontare eventuali situazioni di bullismo nel mondo dello sport e in particolare all’interno della propria realtà.

«Il progetto Bully no way – ha commentato il presidente del Rotary Club Jesi Floro Flori – è uno dei più importanti di questa annata rotariana per il nostro club. Con esso, abbiamo voluto testimoniare la nostra attenzione nei confronti di quella che gli esperti considerano una vera e propria piaga sociale».

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