Jesi-Fabriano

Jesi, botti vietati a Capodanno

Il sindaco Massimo Bacci ha firmato l'ordinanza di interdizione ai petardi in luoghi aperti al pubblico. Scatterà dalle ore 18 del 31 dicembre. Salate le multe

JESI – «Vietato a chiunque far esplodere petardi, “botti” o articoli esplodenti ad alta rumorosità in genere, anche se di libera vendita, in luoghi aperti al pubblico e in vie, piazze, aree pubbliche e, più in generale, in luoghi di aggregazione o comunque in tutti quelli affollati, nelle aree a rischio propagazione degli incendi, nei pressi dell’ospedale “Carlo Urbani”, delle scuole, luoghi di culto o comunque nelle vicinanze di monumenti, edifici o aree a valenza storico-architettonica, naturalistica o ambientale». È quanto prevede l‘ordinanza siglata dal sindaco Massimo Bacci. Scatterà dalle ore 18 del 31 dicembre e resterà in vigore per tutto il 1 gennaio.

Sarà altresì vietato l’utilizzo di prodotti pirotecnici meno invasivi e pericolosi, anche limitatamente ai giochi di luce con effetti scenici gradevoli e meno dirompenti, «senza l’adozione di tutte le
cautele e gli accorgimenti necessari a prevenire i rischi per la propria e altrui incolumità, in particolare di soggetti deboli quali anziani, bambini e animali, che andranno tenuti sempre a debita distanza da chi fa uso dei fuochi e in condizioni di sicurezza».

Le sanzioni potranno arrivare fino a 500 euro.

Si raccomanda poi, «a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e simili vedute prospicienti la pubblica via, aree pubbliche o private ad uso pubblico, di limitarne e controllarne l’uso nell’effettuazione di spari, scoppi, lanci di fuochi pirotecnici, mortaretti e simili e comunque di evitare il lancio di detti artifici, nonché la caduta di altri oggetti pericolosi per la pubblica incolumità, verso luoghi pubblici o di uso pubblico».

Genitori e tutori di minori dovranno vigilare affinché gli under 18 «facciano un corretto uso dei dispositivi nei luoghi privati, rispettino le istruzioni ed evitino di raccogliere ordigni inesplosi». Anche i proprietari di animali «devono vigilare affinché il disagio causato dalle esplosioni non causi danni a persone e agli stessi animali».

 

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