Jesi-Fabriano

Jesi, body cam alla Polizia locale: «Uno strumento in più per la sicurezza dei nostri operatori»

Abbiamo fatto il punto dei presidi di sicurezza degli agenti con il comandante della Polizia locale di Jesi Giovanni Dongiovanni

Body cam alla Polizia locale di Jesi

JESI – Body cam in dotazione agli agenti della Polizia Locale per riprendere situazioni di ordine pubblico, pericolo, commissione di reati. Le mini-telecamere, fissate alla divisa e opportunamente attivate in caso di necessità, permettono di registrare in maniera oggettiva il verificarsi di fatti o episodi che possono costituire ipotesi di reato e metterli anche a disposizione delle forze dell’ordine per tutti gli approfondimenti necessari. Saranno quattro, assegnate di volta in volta agli agenti di pattuglia che presidiano la città e fanno parte della dotazione aggiuntiva a servizio della Polizia Locale condivisa con la Prefettura di Ancona nell’ambito di un protocollo sulla sicurezza che ha permesso di avere in dotazione anche una strumentazione informatica per accertare il falso documentale (carte di identità, passaporti, patenti di guida, ecc.).

Giovanni Dongiovanni, comandante della Polizia locale di Jesi

«Uno strumento in più per la sicurezza dei nostri operatori», conferma il comandante della Polizia locale di Jesi Giovanni Dongiovanni.
Le body cam non sono ovviamente sempre attive – come spiegano dal Comune – ma verranno messe in funzione dall’agente di Polizia Locale nel momento in cui registra una situazione di pericolo generico che merita attenzione e dunque da documentare. Una volta rientrato al Comando, l’agente scarica, attraverso un apposito software, la body cam sul sistema video, permettendo di riprodurre quanto registrato. Le immagini resteranno memorizzate per 7 giorni, periodo di tempo durante il quale gli stessi agenti della Polizia Locale (o le altre forze dell’ordine) potranno disporne per i loro accertamenti. Viceversa, se non dovessero essere necessarie, si cancellano automaticamente.

«Con questa nuova strumentazione – spiega il comandante – si arricchisce la dotazione tecnologica in forza al Comando di Polizia Locale per poter garantire servizi sempre più efficaci e mirati a garantire la sicurezza dei cittadini. Nelle ultime settimane si è investito molto in questo senso: abbiamo in dotazione anche i bastoni estensibili e il prossimo mese parteciperemo a un “Corso di tecniche operative” che consente ai nostri agenti di aggiornarsi su come eseguire un fermo senza provocare lesioni, sulla gestione della mediazione nei casi di criticità, sull’utilizzo del bastone estensibile e delle altre dotazioni».

Le body cam sulla divisa della Polizia locale di Jesi

Ma non basta. Gli ultimi fatti di cronaca post-Covid hanno fatto emergere situazioni in cui contenere dei soggetti in stato di alterazione psicofisica – sia per l’abuso di sostanze psicotrope/alcoliche o per patologie psichiatriche – richiede non solo preparazione ma anche una adeguata strumentazione per difendersi e per mettere in sicurezza l’esagitato senza arrecargli lesioni. «Proprio dal post-Covid sono cambiate le regole per quanto riguarda gli interventi – aggiunge il comandante Dongiovanni – per questo, al nostro Comando sarà anche fornita una dotazione di cuscini da Tso che consentono proprio agli operatori di proteggersi nel caso l’esagitato estragga un coltello e possa così respingerlo senza ferirsi. Questo ulteriore strumento si aggiunge al giubbotto antiproiettile-antitaglio, allo spray al peperoncino, alla “face shield mask” (la visiera protettiva per il viso) e ai presidi che utilizziamo quando si tratta di un intervento a rischio contagio da Covid-19. La pandemia ci ha imposto un cambio di passo, dobbiamo essere pronti a proteggerci da eventuali situazioni di rischio contagio ma anche a contenere reazioni scomposte, che si sono moltiplicate con la compressione del lockdown».

A dicembre in via Setificio gli operatori della Polizia locale erano stati aggrediti e malmenati da un esagitato che aveva loro sputato in faccia. Proteggersi durante gli interventi è necessario almeno quanto intervenire. «Ultimamente abbiamo anche ampliato gli orari di servizio – aggiunge – rispondendo a una richiesta del Questore di Ancona per servizi interforze con il Commissariato e i Carabinieri per il controllo dei green pass e del centro cittadino. Laddove necessario abbiamo sempre fatto la nostra parte, così come siamo sempre stati presenti a ogni manifestazione legata al presidio Caterpillar».

Una presenza assidua della Polizia locale, che al momento conta su un organico di 30 unità con prospettive di ampliamento. «Sono in arrivo altre 2 unità a tempo parziale – conclude il comandante Dongiovanni – che saranno in servizio effettivo dal 1 aprile al 30 settembre, poi è stato già approvato un bando per ulteriori 3 unità full-time a tempo indeterminato che dovrebbero essere selezionate per l’estate se le procedure concorsuali saranno espletate correttamente».

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