Jesi-Fabriano

Bike tour della Vallesina con Pop Up!

L'arte contemporanea in bicicletta, sabato 25 novembre con lo staff del Festival, alla scoperta delle opere di arte urbana di 2501, Basik, Nicola Alessandrini, Gio Pistone, Turbosafary nelle stazioni ferroviarie di Montecarotto-Castelbellino, Castelplanio, Serra San Quirico

GIO PISTONE e NICOLA ALESSANDRINI, AIA Murales c/o Deposito Magazzino Merci, Stazione di Castelbellino

JESI – La galleria d’arte urbana lungo la linea ferroviaria Roma/Ancona, con i muri dipinti da artisti internazionali, è l’itinerario del “Pop Up!. Bike tour della Vallesina” organizzato per sabato 25 novembre dalla direzione artistica del Festival POP UP! Arte Contemporanea nello Spazio Urbano.

Il tour tra arte e natura, lungo la pista ciclabile Genga-Falconara che costeggia la ferrovia, va alla scoperta delle stazioni ferroviarie di Montecarotto-Castelbellino, Castelplanio, Serra San Quirico, con visita guidata alle opere d’arte urbana realizzate da 2501, Basik, Nicola Alessandrini, Gio Pistone, Turbosafary. Il tour è adatto a tutti, giovani, famiglie e bambini, sportivi, amanti dell’arte e dell’escursionismo: chiunque potrà iscriversi e pedalare accompagnato dallo staff di POP UP! che leggerà e contestualizzerà le opere d’arte in ogni tappa.

L’appuntamento è dalle ore 9 alla Stazione Ferroviaria di Montecarotto-Castelbellino in Via Antonio Gramsci 41, e si pedalerà per 17 km fino alle ore 12,30 per il termine del tour a Serra San Quirico. Prevista assistenza tecnica durante il viaggio. Per raggiungere la partenza del Pop Up! Bike Tour alla Stazione di Castelbellino, si consigliano mezzi propri o treni regionali con possibilità di trasporto bici. Per il ritorno a casa si sale alla Stazione di Serra San Quirico. Per chi volesse proseguire la giornata, si consiglia l’Abbazia di Sant’Elena, lungo la ciclabile (a 4 km dalla Stazione di Serra San Quirico in direzione Castelplanio) dove è possibile pranzare al sacco e visitare liberamente l’Abbazia (la struttura non dispone di alcun servizio). L’iniziativa, gratuita per gli under 12, è finalizzata a raccogliere associati per lo sviluppo della cultura, e fa parte del Distretto Cicloturistico della Vallesina.

GIO PISTONE e NICOLA ALESSANDRINI, AIA Murales c/o Deposito Magazzino Merci, Stazione di Castelbellino

La prima Stazione del percorso è quella di Castelbellino, affrescata dall’artista romana Gio Pistone e dal marchigiano Nicola Alessandrini. Il murales “Aia”, presso il Deposito Magazzino Merci, rinnova la collaborazione tra i due artisti in uno spaccato visivo a tinte sgargianti che, da una parte raccoglie l’eredità sintetica della pittura della prima, dall’altra le fascinazioni ed il tratto cruento del secondo. La trasformazione dello spazio avviene attraverso una forte interazione pittorica, laddove le figure dipinte, si sviluppano attraverso i colori saturi di Gio Pistone ed i vivissimi dettagli che caratterizzano la pittura di Nicola Alessandrini, il tutto raccolto  all’interno di una rappresentazione che strizza l’occhio alla natura ed agli animali in particolare.

TURBOSAFARY, CHATEAU PLAIN, Murales c/o Magazzino Merci, Stazione ferroviaria, Castelplanio

Seconda tappa è l’opera “Chateau Plain” di Turbosafary, presso il Magazzino Merci nella Stazione ferroviaria di Castelplanio. Turbosafary è un collettivo di artisti formato da CripstaDilenEst HerAcca e Tybet, la cui produzione è caratterizzata dalla volontà di raccogliere le differenti identità e di sviluppare un percorso unico ed unito all’interno dello spazio pubblico. L’idea è quella di un intervento non invasivo e scandito da una grande forza gestuale; ecco quindi emergere differenti, per dimensione e forma, forme irregolari, intrecciate tra loro e scandite da tonalità eterogenee.

2501 e BASIK, ALFA e OMEGA Murales c/o architettura esterna e saletta d’attesa, Stazione di Serra San Quirico

La Stazione di Serra San Quirico è la sorprendente tappa finale del Pop Up Bike tour, con l’opera “Alfa e Omega” nata dalla collaborazione tra 2501 e Basik, i due grandi interpreti italiani hanno realizzato questa intensa pittura direttamente sulle facciate esterne e sulle pareti interne della sala d’attesa. Il corpo centrale dell’opera è costituito da una serie di forme ed elementi criptici generati dalla pittura astratta del primo. Tra le linee sinuose ed i continui cambi di intensità pittorica, nella parte superiore e nei lati delle struttura ecco emergere arti neri del secondo, accompagnati qui da una serie di dettagli naturali posti in modo speculare ai due arti. Oro, bianco, nero, elementi astratti e mani: la facciata della stazione Serra San Quirico vibra nel gioco di rifrazione tra architettura e disegno.

Info e prenotazioni: 345.9864925 – camilla@maconline.it

 

© riproduzione riservata