Jesi-Fabriano

Bianca Marini, grinta, cuore e talento

Alla Salara di Palazzo della Signoria la festa e l'omaggio dell'amministrazione alla diciassettenne campionessa del mondo sugli 800 metri, con tanto di record iridato, ai Campionati di Nottwill in Svizzera

Bianca Marini, oro ai Mondiali Giovanili di atletica IPC con record del mondo sugli 800 metri, insieme all'assessore allo sport Ugo Coltorti.

JESI – «La gara? Mi ero fatta tutto un programma: i primi 400 metri in due minuti e poi andare più veloce nel secondo giro di pista. Invece..niente di tutto questo. Ma stranamente ho retto». E ha vinto: Bianca Marini, diciassette anni, è tornata dai Campionati Mondiali Giovanili di atletica IPC a Notwill in Svizzera con l’oro iridato e il nuovo record del mondo sugli 800 metri T35: di 3’47″10. «L’atmosfera che c’era ti spingeva a fare qualche cosa di più – racconta Bianca la sua prova – d’altro canto i Mondiali sono stati una esperienza eccezionale. Ancora prima della gara e prescindere da come sarebbe andata mi dicevo che una cosa così non mi sarebbe capitata mai più. Ed ero grata».

Foto di gruppo per festeggiare Bianca Marini.

Genitori osimani, papà Marco Marini e mamma Sabina Schiavoni, nata a Parigi, vissuta a Londra, residente a San Marcello e di casa a Jesi, dove va a scuola al Liceo Classico e si allena al Polisportivo Cardinaletti, Bianca è una atleta della Anthropos Civitanova. La sua categoria è una delle più “complicate” per tipologia di disabilità e ai Mondiali svizzeri si è gareggiato accorpando in una unica prova le fasce da T35 a T38, con l’utilizzo di tabelle punti per equipararle tra loro. Bianca ha fatto risuonare l’Inno di Mameli sviluppando la corsa sul suo ritmo e compiendo l’ennesima impresa dall’inizio della sua attività agonistica nel 2015, con i primati italiani sugli 800 e i 1500 metri.

Da sinistra Ugo Coltorti, Bianca Marini e Nelio Piermattei, presidente dell’Anthropos Civitanova.

«Ho iniziato con l’atletica per merito di mio fratello Giovanni- spiega la campionessa- lui aveva fatto una prova per scoprire questo e io l’ho seguito. Dopo un allenamento Giovanni ha detto che non faceva per lui ma io ho capito che invece faceva per me. Da lì non ho più smesso». Fino al titolo mondiale. La molla? «Una grande testardaggine». Ma lo sport, ricorda Bianca: «Non è solo fatica e le gambe che fanno male. E’ anche un modo di conoscere altri ragazzi. Mi alleno tre pomeriggi a settimana e per me stare al campo con gli altri è come uscire il sabato sera». E a scuola le cose vanno a gonfie vele. «Faccio il classico. Greco, latino e storia le materie preferite. Nessun problema con i prof per conciliare studio e sport. Anzi, con la corsa ho iniziato proprio ai Giochi studenteschi». Come ti senti quando corri, cosa ti spinge? «Vedere che ogni volta riesco a fare qualcosa di meglio». Con riferimenti vicino come big paralimpici con cui si allena come Assunta Legnante. Momenti di scoramento? «Lo scorso anno agli Italiani, quando mi sono trovata ad essere l’unica a gareggiare nella mia categoria, come è stato anche per Oxana». Oxana Corso, altra iridata paralimpica ospite a Jesi in occasione delle iniziative per la Città Europea dello Sport e incontrata in quella occasione da Bianca al PalaTriccoli. E ora c’è una medaglia d’oro da godersi e coccolare. «E’ molto più di quello che sembra».

L’assessore allo sport Ugo Coltorti omaggia la giovane campionessa Bianca Marini.

Alla Salara di Palazzo della Signoria, Bianca Marini è stata festeggiata e ricevuta dall’amministrazione comunale. A ricevere lei, i suoi familiari e fra gli altri l’allenatore Andrea Donninelli e il presidente dell’Antrhopos Nelio Piermattei, c’erano il vice sindaco Luca Butini e gli assessori Ugo Coltorti, Marisa Campanelli e Marialuisa Quaglieri. «Ti avremmo festeggiata per la sola partecipazione al Mondiale, che è una cosa straordinaria- dice Coltorti- ma Bianca non si è accontentata. Grazie a tutti coloro che ti stanno vicino e al lavoro della Anthropos che ti permette di fare sport». Coglie il testimone il presidente Piermattei: «Ci impegniamo per ciò che ci piace, far fare sport ai ragazzi. Una soddisfazione grandissima. Bianca è la più giovane delle nostre atlete a ottenere un risultato di questo livello. E ora riproveremo a avviare un progetto sportivo a Jesi». Congratulazioni a Bianca, omaggiata con fiori e un bracciale appositamente fatto realizzare per lei, da Butini e Quaglieri. «Grazie per il grande esempio che ci hai dato- le dice Campanelli- la resilienza è quella capacità di fare delle difficoltà una risorsa e un punto di forza: dovremmo imparare da te».

Infine il tecnico Andrea Donninelli: «Bianca è l’atleta perfetta che ogni allenatore sogna. Difficilmente si trova, a questa età, chi ti segue alla sua maniera».

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