JESI – Vincere. La Termoforgia non ha alternative se vuole continuare a godersi il sogno playoff. Sabato 5 maggio, alle 20.45, Ubi Banca Sport Center di Jesi, Rinaldi e compagni devono assolutamente battere Casale Monferrato, che ha dimostrato di essere un’ottima squadra – prima del suo girone non a caso – aggiudicandosi i primi due match della serie. Dopodomani, la Novipiù punterà ovviamente a chiudere il discorso e conquistare i quarti di finale. Sta all’Aurora reagire.
Rinaldi da solo non basta. Il capitano, autore di due partite da vero fuoriclasse in Piemonte, non ha potuto contare purtroppo sull’appoggio della squadra, con particolare riferimento ai due statunitensi Green e Hasbrouck. Gli arancioblu, soprattutto in gara 2, sono apparsi stanchi sia fisicamente che mentalmente e hanno ceduto a metà secondo quarto, senza più riuscire a raddrizzare la partita.
«Casale ha insegnato alla nostra squadra, e Marco Ramondino (coach della Junior ndr.) ha insegnato a me, come si gioca una serie playoff. Loro, ieri sera, hanno disputato una partita anche più dura e intensa rispetto a gara 1. Sono stati bravissimi, noi no, e forse abbiamo fatto un passo indietro – dice coach Damiano Cagnazzo -. Mi assumo totalmente la responsabilità di ciò. Siccome abbiamo fatto una fatica enorme per arrivare nei playoff, ora ci dobbiamo porre l’obiettivo di tornare a Casale Monferrato per gara 5. In gara 3, sabato al palas di via Tabano, dovremo mettere in campo quanto di buono fatto qui in Piemonte. Non ci dovranno essere scuse, che a me non piacciono. La differenza vera è che Casale ha giocato di squadra, noi invece più individualmente. Ecco cosa è successo. Io ho in testa di voler tornare al Palaferraris per gara 5».
