Jesi-Fabriano

Novipiù Casale Monferrato, ecco chi è l’avversario della Termoforgia ai playoff

Prima classificata del girone ovest di serie A2, la forte squadra piemontese affronta lunedì 30 aprile l'Aurora Jesi in gara 1. Il punto con l'esperto Eugenio Agostinelli

Casale Monferrato in azione durante la Coppa Italia disputata a Jesi

JESI – Al palas di via Tabano si suda. La Termoforgia è al lavoro per preparare gara 1 di playoff contro Casale Monferrato. Si gioca lunedì sera in terra piemontese, a partire dalle ore 20.30. Una squadra, la Novipiù, che si è classificata prima nel girone ovest di serie A2. E che punta apertamente al salto di categoria. Motivazioni che gli arancioblu, ancora carichi per la conquista della post-season contro Ravenna, conoscono bene.

Ma quali sono realmente i punti di forza di Casale? Lo abbiamo chiesto, come al solito, al’esperto Eugenio Agostinelli,  ideatore di ScoutingMania e collaboratore dello staff aurorino.

«Casale Monferrato è una realtà che anno dopo anno, in maniera lenta e radicale, è riuscita a guadagnarsi la nomea di “veterana” del secondo campionato nazionale, con un breve cameo in A – sottolinea Agostinelli -. La compagine guidata dal coach ex arancioblu Marco Ramondino è una squadra molto profonda, che fa delle rotazioni e della solidità della propria panchina il suo punto di forza: tutti indispensabili, nessuno insostituibile. Insieme alla Termoforgia è probabilmente quella che durante l’anno ha subìto più defezioni di tutte, dovendo lottare contro i problemi fisici in particolare del loro centro Sandi Marcius (solo 16 partite giocate), ma anche dei vari Bellan, Blizzard (26) e Denegri (25) su tutti. Per quanto riguarda il minutaggio, c’è solo un giocatore sopra i 30′ di impiego a partita ed è Jamarr Sanders con 32.8. Il prodotto di UAB è anche il miglior realizzatore della squadra con 16.1 punti a partita, ed è uno dei giocatori più pericolosi dell’intero campionato. Talento indiscutibile, ma qualche lieve problema di costanza: dopo un ottimo avvio, nell’ultimo periodo sta incidendo meno a livello di percentuali di tiro, ma è comunque sempre presentissimo sia a rimbalzo (6.0 di media) che come regista occulto della squadra (4.5 assist a partita) al fianco di un playmaker esperto come Tomassini, uno dei migliori italiani nel suo ruolo dell’intera categoria. Per lui, 12 punti e quasi 4 assist in 30′ scarsi di impiego, ma soprattutto una leadership che ha contribuito a creare una grande chimica di squadra dentro e fuori dal campo, uno degli ingredienti sul quale coach Ramondino ha puntato per creare un meccanismo vincente come quello della NoviPiù 2017/18».

Solidità da parte di italiani esperti, ma non solo: «Luca Severini, Davide Denegri, Simone Bellan e Fabio Valentini sono i 4 giovani che portano tanta energia dalla panchina – continua l’ideatore di ScoutingMania -. Giovani, ma già con esperienze importanti alle spalle come l’argento ai Mondiali Under 20 da vero protagonista di Denegri (che l’ha condiviso con Massone). Severini è una vecchia conoscenza del basket marchigiano: anche Jesi ha provato ad assicurarsi il lungo di scuola Civitanova in passato, che però ha preferito allontanarsi dalle Marche per giocare prima a Pistoia tra giovanili e Serie A, poi proprio in Piemonte, senza dimenticare il suo importante percorso nelle giovanili della Nazionale. Ultimo, ma non per importanza, il più grande ex della partita: Brett Blizzard. La guardia italo-americana è alla sua 9° stagione in Italia, di cui la prima proprio in terra jesina, che culminò con la storica vittoria del campionato di A2 2003/04 in finale contro la Virtus Bologna, proprio grazie ad una grande prestazione della guardia da Tallahassee, ed il dato del tiro da 3 punti (43% dall’arco) conferma, una volta di più, che anche quando gli anni passano, la mano resta».

Secondo Agostinelli, insomma, «la Junior è in grado di punire sia giocando a difesa schierata che in transizione, potendo disporre di un roster molto versatile e, generalmente, preciso dai 6.75 con il 34% da 3 punti, che ne fanno l’8° miglior squadra del girone Ovest. Il dato che è da sottolineare in rosso è invece quello dei punti concessi agli avversari: solamente 71.6 a partita, con il 49% da 2 ed il 33% da 3. E la Termoforgia è una squadra che, quando vince, tira con il 38% dall’arco, e quando perde con il 29%. Questa vuole essere esclusivamente una presentazione in linea generale della squadra che la Termoforgia dovrà affrontare, dopo 8 anni di buio, nel suo ritorno ai playoff. Noi, ancora una volta, rimettiamo tutto al verdetto del campo: la differenza di talento tra le due squadre c’è, e non potrebbe essere altrimenti tra una prima ed un’ottava classificata. Ma questa Aurora, quest’anno, ci ha abituato a non dare mai nulla per scontato: quando si tratta di scendere in campo, tutti i pronostici si azzerano, l’aria dei playoff riempie il palasport e dalla palla a due alla sirena finale ci saranno soltanto sudore ed attributi che influiranno sul risultato finale. L’augurio è che siano dei playoff ricchi di emozioni per tutti!».

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