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L’Aurora Jesi “riparte” dalla serie B

Dopo aver seriamente rischiato di scomparire, il sodalizio arancioblu è riuscito a ripianare le criticità finanziarie. Altero Lardinelli: «Costruiremo una squadra che lotta su ogni pallone»

JESI – L’Aurora Jesi disputerà il campionato di serie B. Ora è davvero ufficiale. A confermarlo, Altero Lardinelli, amministratore unico della società e ora con tutte le quote in suo possesso a seguito dell’azzeramento del capitale. Fuori dalla compagine, Fileni. Ancora al fianco degli arancioblu, Termoforgia, Apra e diversi altri sponsor della scorsa stagione, oltre a Ubi Banca per la sponsorizzazione del palazzetto. Si punterà a fare una squadra competitiva, con l’obiettivo dei playoff, anche considerato che il budget necessario ammonta a circa la metà di quello che serve per disputare la serie A2 (Circa 500 mila euro contro 1 milione di euro). Presente in conferenza stampa, una piccola rappresentanza della Curva Nord.

Lardinelli parte proprio dalla perdita della serie A2. «Mi ci sono voluti quindici giorni per capire dov’ero e chi ero dopo la retrocessione – ammette -, non è stato facile. Siamo ancora qui perché i soci, per l’ennesima volta, hanno messo mano al portafoglio per sanare la situazione debitoria dell’Aurora, che si trascina da anni. Solo grazie a loro, e agli sponsor che ci hanno riconfermato la fiducia, possiamo disputare il prossimo campionato di serie B.  C’è chi mi ha detto apertamente che avrebbe dato il proprio contributo a patto di vincere il derby contro Fabriano. Ovviamente, ci proveremo, pur sapendo che la Janus sta costruendo una squadra molto forte per tentare il salto di categoria. Vorrei inoltre salutare l’ex coach, Damiano Cagnazzo e l’ex dg, Federico Ligi e ringraziarli: sono stati ottimi compagni di viaggio e non sono i principali responsabili della retrocessione. La colpa è innanzitutto mia».

Smentite le voci sulla volontà, da parte di alcuni sponsor e di ex aurorini, di prendersi l’Aurora a patto di un passo indietro dell’amministratore unico. «Nessuno è venuto qui in sede, non vi è stata alcuna trattativa. Se volessero, fra l’altro, potrebbero farlo tranquillamente senza accollarsi alcun debito, in quanto il regolamento lo consente – specifica Lardinelli -. Non ci sarà un primo sponsor, ma le porte sono aperte. Chi vuole salire a bordo è il benvenuto. Tutte le pendenze con giocatori e staff della prima squadra sono state saldate. Resta solo il debito con l’Erario, di 1,2 milioni, rateizzato in sette anni e dunque assolutamente gestibile con gli introiti previsti».

Le quote societarie sono pertanto in mano a un’unica persona. «Ma sono pronto a cederle gratuitamente se qualcuno le volesse», rimarca Lardinelli, che inizia già a parlare della squadra da allestire. «Disputare un campionato per salvarsi non avrebbe avuto senso, dunque puntiamo ai playoff e cercheremo di costruire un roster competitivo, disposto a lottare su ogni pallone, a mettere il cuore, in grado di rispecchiare la jesinità. Il contrario di ciò che è stato quest’ultimo funesto anno, insomma».

A breve sarà annunciato lo staff tecnico, allenatore compreso. Vi è inoltre un confronto in corso con Michele Maggioli, indimenticabile capitano aurorino, per un ruolo dirigenziale. Nel mese di luglio, quindi, inizieranno ad arrivare le ufficializzazioni dei giocatori. Vi sono voci riguardanti gli ex Migliori e Casini, e lo jesino Rizzitiello, ma Lardinelli sottolinea che non è stata avviata alcuna trattativa in mancanza del coach.

Trasformare il triste epilogo del 20 aprile in un nuovo entusiasmo: questa è la strada che l’unico proprietario dell’Aurora Jesi intende perseguire.

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