Jesi-Fabriano

Da Bardi con il RadioTeatro di Luca Violini: ecco lo spettacolo “Fa Lento. Giacomo Puccini, il destino di un genio”

A portare in scena, nella storica pasticceria di Jesi, questo "viaggio attraverso la vicenda umana e sentimentale del compositore", il noto doppiatore marchigiano con il soprano Rosa Sorice, accompagnata al pianoforte da Davide Caprari

JESI – Si chiama “Fa Lento. Giacomo Puccini, il destino di un genio”. È il titolo dello spettacolo di RadioTeatro presentato al pubblico dal doppiatore Luca Violini, il soprano Rosa Sorice, accompagnata al pianoforte da Davide Caprari. Ad ospitare la performance, martedì 17 dicembre, la storica pasticceria Bardi di Jesi (in corso Matteotti 27).

La consulenza letteraria e musicale dello spettacolo è di Paolo Logli, il disegno del suono e delle luci di Riccardo Vitali.

QUALCHE NOTA SULLO SPETTACOLO
Un “falento”, così veniva definito dallo zio Giacomo Puccini, è il giovane rampollo di quattro generazioni di musicisti di cappella, che non amava la strada che per tradizione familiare gli veniva apparecchiata. «Non che non amasse la musica in sé, ma non amava le sue implicazioni, la vita che gli avrebbe regalato, non amava l’immagine di sé come maestro di cappella.

Per giunta non amava l’idea di suonare in chiesa, ma preferiva alle novene e ai canti liturgici la compagnia dei tipi da osteria, il vino, le carte, le signorine facili», spiegano in una nota gli organizzatori dello spettacolo.

“Fa Lento” è questa storia. Anzi, queste due storie.
La storia di un uomo che avrebbe voluto fuggire dalla musica, ma che dalla musica fu catturato e lanciato in orbita, molto più su di quanto avesse mai immaginato. E la storia dello stesso uomo, e del suo disperato bisogno di continuare a conquistare, per rispondere a qualche oscura domanda del cuore, o forse solo per non avere mai incontrato, nella realtà, la donna che in fondo ha sempre sognato, Liù. La dolce, devota, adorante serva di Turandot, la regina sanguinaria che tanto assomiglia a Elvira, sua moglie, donna anaffettiva, tagliente, sprezzante nei confronti del suo talento, che in un qualche senso lui cerca disperatamente di sedurre per tutta la vita.

È forse Liù, l’unica donna che Giacomo abbia amato davvero, probabilmente perché non esiste nella realtà ed è lui stesso che l’ha pensata e disegnata esattamente come la voleva.

Una donna amata tanto intensamente da morire, lui stesso, nell’attimo esatto in cui la sua creatura moriva nella sua ultima opera. Giacomo Puccini muore infatti terminando la scena di Turandot che descrive la morte di Liù.

«”Fa Lento” è quindi un viaggio attraverso la vicenda umana e sentimentale di Puccini, ed il pretesto per cogliere come si collocano, in tutto quel tourbillon di donne e di macchine di grossa cilindrata, e di successi internazionali, e di grandi temi, le opere immortali che tutto il mondo ci invidia. Insomma, un appuntamento da non perdere», spiegano i promotori.

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