Jesi-Fabriano

Bacci: «L’emergenza neve è costata circa 50 mila euro»

Il sindaco di Jesi ha reso note le spese effettuate per fronteggiare il maltempo di fine febbraio, ringraziando il personale comunale per l'organizzazione e comparandole agli oltre 900 mila euro sborsati per le nevicate del 2012

La maggioranza in consiglio comunale a Jesi
La maggioranza in consiglio comunale a Jesi

JESI – L’emergenza neve di fine febbraio è costata alla città circa 50 mila euro. A rivelarlo è stato, oggi in consiglio comunale, il sindaco Massimo Bacci, ringraziando il personale comunale per il lavoro svolto e l’impegno profuso. Nel 2012, ha ricordato il Primo Cittadino bacchettando implicitamente i predecessori, la gestione delle nevicate «era costata 950 mila euro».

«Due gli aspetti che ci hanno soddisfatto, – ha commentato il sindaco Bacci – la pianificazione degli interventi, sulla base di quanto predisposto nel 2013, e lo spirito di gruppo. Vorrei anche ringraziare i ragazzi africani richiedenti asilo che, volontariamente, sono venuti ad aiutare i dipendenti municipali e le ditte incaricate. Sui costi, si è speso 38 mila euro per i fornitori e circa 12 mila per il materiale. Nel 2012, quando non avevo responsabilità amministrative, la spesa fu di 950 mila euro. Credo, insomma, che la progettazione e il controllo costante delle spese abbia fatto la differenza, sebbene i due eventi non siano del tutto paragonabili in intensità e lunghezza».

Il sindaco Bacci inoltre, riprendendo la presa di posizione di Enzo Giancarli sull’utilizzo dell’ex laboratorio analisi dell’ospedale ormai chiuso di viale della Vittoria (leggi l’articolo), ha chiesto di aprire un confronto in città per valutare se demolire o meno l’immobile. «In assenza di fondi c’è il rischio di degrado della struttura e di occupazione abusiva, dunque ragioniamo sul suo eventuale abbattimento, anche considerando che sorgeranno nuovi parcheggi in quella zona», ha osservato Bacci.

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