Jesi-Fabriano

Jesi, azzerate le liste d’attesa alla casa di riposo Vittorio Emanuele II

Ad oggi sono un centinaio gli anziani presenti nella struttura di Via Gramsci che ha ulteriore disponibilità di altri 7 posti per raggiungere il tetto massimo previsto

Il presidente dell'Asp, Matteo Marasca e il direttore Franco Pesaresi

JESI – Liste di attesa azzerate alla casa di riposo di Jesi dopo i 16 nuovi ospiti entrati a maggio, mese in cui sono ripresi gli ingressi conseguenti al naturale turn-over e che erano stati sospesi per la pandemia.

Ad oggi sono un centinaio gli anziani presenti nella struttura di via Gramsci che ha ulteriore disponibilità di altri 7 posti per raggiungere il tetto massimo previsto. Tutti vaccinati, così come gli operatori e l’intero personale, gli anziani hanno ripreso le attività, anche di animazione, che erano state forzatamente interrotte, sia quelle organizzate dai volontari dell’Avulss, sia quelle promosse direttamente dall’Asp Ambito 9 che gestisce la struttura.

«La ripartenza di tutti i servizi alla casa di riposo – ha evidenziato il presidente dell’Asp Ambito 9, Matteo Marasca – è una iniezione di fiducia per il futuro, sia in termini di accoglienza, che di qualificazione della struttura. Stiamo in questi
giorni definendo con amministrazione Comunale e i tecnici incaricati il progetto di ristrutturazione dell’edificio di Via Gramsci, per renderlo più funzionale, con una capacità di accoglienza maggiore e con l’inserimento di una residenza sanitaria assistenziale (RSA). Un intervento di cui si parla da anni e che nei prossimi mesi potrà essere concretizzato».

La casa di riposo è solo uno dei servizi erogati dall’Asp Ambito 9 a favore della terza età. Altri centinaia di anziani sono sostenuti quotidianamente con ulteriori importanti servizi come l’assistenza domiciliare (destinata a 30 utenti), la fornitura di pasti a domicilio (28 al giorno), la consegna di spesa e farmaci a domicilio (42 anziani coinvolti). Tra i servizi erogati vi sono anche quelli di telesoccorso per 5 anziani e l’accoglienza nel centro diurno demenze per 22 utenti. Da segnalare infine altri 200 anziani interessati ad assegno di cura, al progetto di sostegno domiciliare sostenuto dall’Inps e alle attività di segretariato sociale e orientamento ai servizi (60).

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