Jesi-Fabriano

Aziende, premio alla produttività per la CNH di Jesi

La multinazionale chiude il 2022 con ottimi risultati e premia i dipendenti per i «risultati raggiunti in termini di produttività, rispetto dei tempi di consegna e qualità del prodotto»

Lo stabilimento CNH Industrial di Jesi

I siti produttivi di CNH Industrial di Jesi, Lecce, Modena e anche il personale non legato ai processi produttivi riceveranno con la busta paga di febbraio un premio, con importi lordi medi compresi tra circa 1.150 e 1.900 euro lordi, a seguito dei «risultati raggiunti in termini di produttività, rispetto dei tempi di consegna e qualità del prodotto».

Lo ha annunciato CNH Industrial, nel corso di un incontro con le Organizzazioni Sindacali, presentando i valori del premio di risultato, contrattualmente previsto, che sarà erogato nelle buste paga di febbraio a tutti i dipendenti delle società del Gruppo in Italia cui si applica l’accordo. Questi valori – spiega la società in una nota – «sono commisurati alle performance realizzate da ogni singola unità produttiva nel corso del 2022, calcolate sulla base di indicatori finalizzati a valorizzare il contributo dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi di competitività e redditività dell’Azienda».

«Abbiamo chiuso il 2022 con risultati solidi ed il quarto trimestre con ottimi risultati, contribuendo al record di ricavi e utili nell”intero anno», ha fatto sapere Scott W. Wine, CEO di CNH Industrial durante la conference call per la presentazione dei risultati del quarto trimestre e dell’intero esercizio, che ha evidenziato risultati record in termini di ricavi ed utile. Per quanto riguarda l’intero 2022 i ricavi consolidati si sono attestati a quota 23.551 milioni di dollari (+20,8% rispetto all’anno precedente, +24% a valuta costante), con l’utile netto a quota 2.039 milioni di dollari. Una crescita supportata dall’ottimo andamento due due settori operativi del gruppo: agricoltura (+29%) e costruzioni (+16%).

«Nel 2022 abbiamo dovuto affrontare elementi negativi come inflazione, aumento del costo del lavoro e rallentamenti nella catena di forniture», ha sottolineato Wine, spiegando che questi fattori si sono attenuati nella seconda metà dell’anno e si ritiene che «miglioreranno ancora nell’esercizio in corso». «Nella maggior parte dei mercati prevediamo una solida domanda» ha aggiunto Wine.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare