Jesi-Fabriano

Biodigestore a Jesi, il Pd: «La maggioranza dica se ne è convinta fino in fondo»

«L’impianto è la conclusione naturale del ciclo di rifiuti in ambito provinciale. Da parte nostra con senso di responsabilità stiamo discutendo della questione da diverso tempo per giungere ad una decisione»

Il biodigestore in Trentino visitato da politici e cittadini di Jesi

JESI – «In merito al biodigestore che l’ATA ha scelto di realizzare e gestire in house nulla da eccepire, ci trova perfettamente d’accordo. L’impianto è la conclusione naturale del ciclo di rifiuti in ambito provinciale». A intervenire sulla questione è il Partito Democratico di Jesi. Al centro della discussione, l’ipotesi di un impianto unico provinciale per il trattamento della frazione organica dei rifiuti e del verde, da cui ricavare biometano, che potrebbe sorgere a Jesi, in zona Coppetella.

Il segretario del Pd di Jesi, Stefano Bornigia

«Oggi- dice il Pd jesino- ci troviamo di fronte all’urgenza di stesura di un piano d’ambito quindi della necessità di sapere dove realizzare l’impianto. Hanno dato la loro disponibilità ad ospitarlo sul proprio territorio i Comuni di Fabriano, Maiolati e Jesi. Il piano di fattibilità presentato in comune a Jesi il 14 maggio ha individuato come preferibile per una serie di motivi tecnici l’area adiacente all’interporto. Noi crediamo che aldilà delle posizioni politiche che verranno espresse quando sarà il momento in Consiglio Comunale, l’Amministrazione, prima di prendere decisioni definitive, debba procedere con urgenza ad informare con tutti gli strumenti di partecipazione la città su quanto sta accadendo in merito alla realizzazione di questo impianto».

Proseguono i dem: «Crediamo anche che, per chiarezza, questa maggioranza debba esplicitare se è convinta fino in fondo della scelta di Jesi come sede di questo impianto. Da parte nostra con senso di responsabilità stiamo discutendo della questione da diverso tempo per giungere ad una decisione. Prendiamo atto che il Sindaco ha chiesto una larga condivisione, avremmo preferito che anche nel momento in cui l’Amministrazione ha indicato Jesi come sede dell’impianto ci fosse stato lo stesso coinvolgimento».

 

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