Jesi-Fabriano

Jesi, l’assessore alle politiche giovanili Emanuela Marguccio: «Il nostro sarà un lavoro di squadra»

Intervista all’esponente della giunta guidata dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo. «Programmazione, rete, relazione, collaborazione, cooperazione», le priorità

Emanuela Marguccio

JESI – Politiche per l’Istruzione e Formazione, Politiche Giovanili e del Tempo Libero, Educazione Civica, Servizi Demografici e Statistici, Legalità Democratica, Progetti Europei, Commercio e Sportello Unico Attività Produttive. Sono le deleghe assegnate ad Emanuela Marguccio dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo. L’ex consigliera comunale Pd, insegnante di professione, si è messa sin da subito all’opera per impostare il lavoro dei prossimi cinque anni.

«Le deleghe che mi sono state affidate sono numerose – dice -, il raggio di azione è ampio e la scelta di lavorare in maniera interdisciplinare  e collegiale  con i colleghi assessori e i consiglieri rende ancor più stimolante e produttivo il lavoro da svolgere. Le priorità che riguardano le mie deleghe possono essere riassunte nelle parole programmazione, rete, relazione, collaborazione, cooperazione».

La rete, secondo l’assessore Marguccio, «permette di interagire, progettare insieme, promuovere un’ idea di città intesa come comunità educante, una comunità in cui il patto tra generazioni  e la formazione continua fanno la differenza. La rete permette di essere  pronti ad intercettare fondi europei e altre risorse disponibili per concretizzare idee e progetti. La rete con le associazioni di categoria e gli operatori del settore commercio offre la possibilità di partire dalla viva esperienza, preziosa e produttiva fonte per la risoluzione dei problemi. La rete  é necessaria per promuovere politiche giovanili concrete e attuabili anche grazie all’ interazione dei giovani, protagonisti assoluti, con il mondo della scuola, del volontariato, dell’ università, del lavoro. La rete tra amministrazione, famiglie, educatori è fondamentale affinché i servizi educativi,ambienti di apprendimento di primaria importanza, siano sempre più vicini all’utenza. La rete tra scuole, amministrazione  e territorio consente di poter far diventare la città “un’ aula didattica a  cielo aperto”, e al contempo di poter condividere le numerose eccellenze  presenti nelle scuole per l’ arricchimento culturale dell’intera comunità».

Vista l’importanza della reti, prosegue l’assessore, «la mia priorità è stata quella di tessere da subito rapporti per alimentarle. Ho già  incontrato educatrici ed educatori, dirigenti scolastici di ogni ordine e grado di scuola, la presidente della consulta delle nuove generazioni, associazioni di categoria e operatori del settore commercio. Ho appena iniziato e sono molto motivata. Il confronto, necessario per il diretto passaggio di informazioni relative alle questioni che ogni settore ha necessità di risolvere è stato, come era ampiamente prevedibile, molto utile per le idee, le proposte e le soluzioni che sono emerse».

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