Jesi-Fabriano

L’Arci Jesi Fabriano ha voglia di cambiare. C’è un nuovo Presidente e un bando per le associazioni

Ruggero Fittaioli è stato eletto durante il congresso, che ha visto la partecipazione dell'Anpi provinciale e di Jesi e della Fiom di Ancona. Il punto sull'associazione, tra iniziative e incentivi per nuove realtà

CASTELBELLINO- C’è voglia di fare, nel Comitato Arci di Jesi e Fabriano. Rinnovamento delle cariche sociali, nuovo statuto adeguato alla nuova legge del terzo settore, elezione dei delegati per il congresso regionale dell’11 gennaio. Questi i punti di partenza del congresso che si è tenunto ieri mattina, 23 novembre al Circolo Arci di Pantiere (Castelbellino).

Durante l’incontro che ogni quattro anni vuole fare il punto sull’associazione e mettere in luce le criticità del tempo in cui ci si muove, è stato eletto un nuovo giovane Presidente. Si tratta di Ruggero Fittaioli, già membro del Direttivo uscente: «C’è tanto da fare, sono contentissimo di questa carica. Il primo passo sarà andare nei circoli del territorio a conoscere le varie realtà per ascoltare le esigenze dei circoli e affiancarli nel loro lavoro». Il vicepresidente è stato riconfermato con il nome di Daniele Rotatori di Fabriano. I neo eletti saranno affiancati dal Direttivo territoriale composto da Laura Santoni (anche membro del Consiglio nazionale dell’Arci), Lucia Lucarini, Tiziana Onibokun, Paola Moreschi, Cristiano Bernardi, Alessandro Allegrini, Tullio Bugari.

Presenti oltre a tanti delegati dei circoli, l’Anpi provinciale, l’Anpi di Jesi e la Fiom di Ancona, che hanno toccato i diversi temi di interesse culturale e sociale più stringenti in questa particolare fase politica che stiamo attraversando.

«L’Anpi ha da sempre lavorato in sinergia con Arci per una grande ragione: l’unione rende possibile il vivere insieme in una società complessa. Le urgenze dell’antifascismo e di un lavoro sulla Costituzione sono impellenti – dice Daniele Fancello, presidente provinciale dell’Associazione Partigiani d’Italia -. Due sono i nodi che oggi ci troviamo ad affrontare: i Decreti Sicurezza, che stringono sulla possibilità di organizzare eventi e manifestazioni, e la Siae, che economizza iniziative che non nascono a fini commerciali».

Proprio sui Decreti Sicurezza Silvano Bronzini, rappresentante del Circolo Arci di Scorcelletti, porta la sua testimonianza raccontando che «ci sono palesi difficoltà economiche nell’affrontare la burocrazia e le necessità tecniche richieste dai Decreti». Dello stesso parere anche Alessandro Allegrini, rappresentatne del circolo di Fabriano Corto Maltese: «I problemi relativi alla messa a norma degli eventi è resa difficile dalle leggi varate negli ultimi mesi, e questo inevitabilmente ricade sulla capacità di inclusione dei giovani, che sono meno motivati ad associarsi».

Una probelmatica che non si lascia sospesa: tante le proposte per cercare di trovare soluzioni utili alla questione, come la costituzione di un gruppo specifico di tecnici pronti ad assistere i Circoli durante l’allestimento delle iniziative.

All’ordine del giorno le lotte e gli eventi per onorarle, come quelle del 25 novembre, giornata dedicata alla lotta contro la violenza delle donne, e la partecipazione al Comitato Jesi per Pinelli, con iniziative che culmineranno a dicembre in occasione del cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e dell’uccisione di Giuseppe Pinelli.

Le novità non finiscono qui: l’Arci di Jesi e Fabriano lancia un bando per inventivare nuove realtà associative. Si tratta di un sostegno che sarà messo a disposizione di due progetti, uno riguardante un nuovo Circolo ricreativo, uno riguardante un’associazione culturale. La selezione avverà attraverso l’analisi dei progetti più rilevanti da inserire all’interno di un’attività di progettazione coordinata a livello regionale. Il bando uscirà entro fine novembre.

«Il bando è un tentativo utile per rigenerare l’associazionismo e favorire iniziative nuove. Un’iniziativa simile è il progetto regionale RigenerArci, che punta proprio al rinnovamento dei Circoli e delle attività», spiega il Presidente regionale di Arci Marche Massimiliano Bianchini. «Il nuovo Presidente del comitato Jesi Fabriano ha davvero tanto su cui lavorare: è necessario, oggi come oggi, muoversi su due livelli, quello politico e storico, che viene nutrito attraverso le assemblee e gli incontri tra soci, e quello attuale, che deve essere affrontato anche attraverso la collaborazione con le istituzioni, che possono aiutarci a superare questioni spinose a livello burocratico e tecnico».

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