Jesi-Fabriano

Andreea, «vorrei arrivare fino a te e non lasciarti più»: l’inconsolabile dolore di mamma Georgeta

Lo sfogo della madre che vuol sapere come è morta sua figlia e avere giustizia per lei. La Procura ha disposto un altro accertamento per martedì 30 gennaio

Andreeaa Rabciuc

CASTELPLANIO – E’ inconsolabile il dolore di mamma Georgeta Cruceanu che continua a lottare per avere la verità sulla morte della sua unica figlia, Andreea Rabciuc, 27 anni, i cui resti sono stati rinvenuti in un casolare diroccato in via Monte Adamo dopo 22 mesi di scomparsa. La Procura sta lavorando, incrociando analisi scientifiche, tecniche e informatiche; facendo sopralluoghi e disponendo accertamenti medico legali per capire come sia morta Andreea. Ci sono tante, troppe domande ancora a cui rispondere per restituire pace alla memoria di questa povera ragazza. Martedì 30 gennaio a Torrette sarà eseguita una Tac sui resti ossei, con particolare attenzione al cranio e al collo, alla ricerca di microfratture per capire se sia stata colpita alla testa o se il collo presenti segni di compressione. Nei sopralluoghi al casolare sarebbe stata rinvenuta una sciarpa, insieme a una scritta su un muro, che porterebbero la Procura a non escludere il suicidio. Ma neppure l’ipotesi che qualcuno voglia farlo credere.

Intanto, mamma Georgeta attende la verità e affida ai social un toccante addio postando le foto di Andreea. «Per quasi due lunghissimi anni ti ho cercata e sono riuscita ad andare avanti con la speranza, l’unica cosa a cui mi potevo aggrappare, poi una telefonata me l’ha spazzata via – scrive – il dolore della tua assenza è devastante, nel silenzio delle mura il mio cuore ferito piange dentro la tua stanza guardando le tue foto. Mi manchi amore mio. Mi hai lasciata sola non per la tua volontà per un destino non capito, non accettato, non voluto. Come era bello averti vicino, sfiorare il tuo viso da bambina con occhi innocenti, quelli in grado di guardarti dentro fino in fondo all’anima. Ora sconsolata dalla realtà vorrei volare fino a te, dirti che ti amo amore mio, chiederti perdono se sono ancora qua mio malgrado, vorrei avere le tue ali d’angelo per prendere il volo e arrivare a te, abbracciarti e non lasciarti più. So che un giorno succederà – conclude il suo pensiero alla figlia – per ora sei felice in compagnia dei tuoi nonni che ti amavano tantissimo. Ti amo amore di mamma 💔 Chi ha spento il tuo sorriso deve pagare. Voglio che la verità venga a galla e giustizia sia fatta! VOGLIO GIUSTIZIA PER LA MIA BAMBINA!».

Intanto in via Monte Adamo, al casolare dove sono stati rinvenuti i poveri resti sabato scorso, sono comparsi peluches, fiori, orsacchiotti e uno striscione: “giustizia per Andreea”.

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