Jesi-Fabriano

Interporto, le reazioni. Ciccioli: «Lavoriamo insieme per lo sviluppo». Carrescia: «Dopo CdA inadeguato, arrivano persone competenti»

Le prime reazioni politiche alla nomina del nuovo CdA di Interporto Marche, guidato da Massimo Stronati. Ciccioli (FdI) e Carrescia (IV) accolgono con favore il nuovo team

Interporto

ANCONA – «Con la nomina del nuovo CdA di Interporto Marche Spa si è dimostrato, ancora una volta, che il Governo di centrodestra della Regione Marche guarda al ruolo e non all’appartenenza politica. Questo perché ci sta a cuore lo sviluppo di un’infrastruttura logistica che, insieme all’aeroporto di Falconara e al porto di Ancona, devono diventare una direttrice di crescita per tutte le Marche e addirittura di tutta l’Area Adriatica e del Centro Italia». Lo afferma il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, commentando la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’infrastruttura, con sede alla Coppetella di Jesi.

Alla guida di Interporto delle Marche è stato nominato l’imprenditore Massimo Stronati, presidente nazionale Confcooperative Lavoro e Servizi e presidente Confcooperative Marche. Ad affiancarlo ci sono Roberta Fileni, con l’incarico di vicepresidente, e il segretario generale di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni in qualità di consigliere.

Carlo Ciccioli, capogruppo Fratelli d’Italia

«Al presidente Massimo Stronati, che ha un grande ruolo in Confcooperative, al consigliere Roberta Fileni che ha un prestigioso ruolo in Confindustria Marche e Gilberto Gasparoni che ha un importante ruolo in Confartigianato ed anche una grande esperienza nel settore autotrasporto e della logistica, rivolgo per conto di Fratelli d’Italia l’augurio di un buon lavoro – dichiara Ciccioli -, confermandogli che troveranno in noi sempre una sponda politica per attuare tutti quei progetti che possano ridare crescita, sviluppo e lavoro al nostro territorio. Ad iniziare dalla realizzazione del progetto per l’hub logistico di Amazon sul quale abbiamo fatto il possibile per non considerarla un’iniziativa tramontata per colpa delle difficoltà della burocrazia e non solo».

Riferendosi al consiglio di amministrazione uscente, Ciccioli, riferendosi in particolare al presidente uscente Marco Carpinelli, rivolge un «ringraziamento per aver risanato finanziariamente la società Interporto che era sull’orlo del fallimento e averle dato una prospettiva economica, insieme alla vicepresidente Milva Magnani, nella logica della correttezza amministrativa e della legalità. I progetti vanno realizzati, ma rispettando le regole e i legittimi interessi, ad iniziare da quelli della Pubblica Amministrazione. Dal Comune di Jesi, ora, soprattutto alla vigilia del rinnovo del consiglio comunale e dei suoi amministratori, ci aspettiamo lungimiranza ed affidabilità».

Il nuovo consiglio di amministrazione di Interporto raccoglie il favore anche di Italia Viva. Piergiorgio Carrescia, membro dell’assemblea nazionale del partito renziano afferma: «Finalmente dopo un CdA inadeguato ne arriva uno con persone competenti per rilanciare l’Interporto, partendo dal recupero dell’affare Amazon».  

«L’interporto presenta situazioni di non facile gestione. Auguro buon lavoro al nuovo cda e al suo presidente Massimo Stronati. Confido – commenta Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia – che, tenendo fede all’affermazione: “prima la persona poi gli utili”, fatta alla sua conferma a presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi nel del 2018, possa riuscire a trovare una soluzione alla questione Amazon, permettendo così la creazione di nuovi posti di lavoro e tutelando nel contempo i lavoratori assunti da possibili situazioni simili a quelle verificatesi alla Caterpillar di Jesi».

«Ho letto con piacere la nomina di Massimo Stronati alla guida dell’Interporto delle Marche, un tecnico preparato e qualificato – commenta il senatore 5Stelle, jesino, Mauro Coltorti – Nei mesi passati si è svolta la partita importantissima per l’arrivo, all’interno dell’Interporto, di Amazon. A fine marzo, che era la data stabilita dall’azienda per concludere l’iter di acquisizione delle aree dove si sarebbe dovuto realizzare lo stabilimento, Amazon non avendo avuto il via libera ha interrotto le trattative. I vertici politici regionali, che hanno il controllo della società, avrebbero dovuto seguire più da vicino e con maggiore determinazione la vicenda Amazon ma anche la direzione passata dell’Interporto ha pesanti responsabilità. Il cambio del vertice spero permetta di recuperare una trattativa che è interrotta ma spero non chiusa. E’ ovvio che avere o non avere il centro di distribuzione Amazon in una posizione strategica a due passi dall’aeroporto, dalla superstrada, dal porto e dalla città di Ancona ,ed in stretta connessione sia con la linea ferroviaria Adriatica che con la Orte-Falconara, può fare la differenza per lo sviluppo di una regione già fortemente provata da pandemia e dal conflitto in corso.

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