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Banca Marche, nuova udienza: focus sulla svalutazione dei crediti

Nell'ambito del processo per il crac dell'istituto di credito marchigiano è stato ascoltato il capo degli ispettori di Bankitalia Francesco Palese

tribunale di Ancona
Tribunale di Ancona

ANCONA – Banca Marche all’inizio del commissariamento non si trovava in stato di insolvenza. Lo ha riferito nell’udienza di ieri del processo per il crac di Banca Marche che si è svolta al Tribunale di Ancona, Francesco Palese, capo degli ispettori di Bankitalia. Il teste che era già stato ascoltato nella precedente udienza, ha spiegato che alcuni mesi prima del commissariamento dell’istituto di credito marchigiano, Banca Popolare di Vicenza aveva offerto 90milioni di euro per acquistare la Cassa Risparmio di Loreto, partecipata da Banca Marche, e 47 filiali di Banca Marche.

Una operazione che però non fu portata a compimento e 2 anni dopo Banca Marche venne ceduta nella sua interezza. Palese ha poi ricordato che nel 2013 Bankitalia concesse un prestito di 4miliardi e 200milioni a favore dell’istituto di credito marchigiano che l’impiegò per saldare un debito che aveva verso la Bce, nonostante questa non lo avesse richiesto. In questo modo per Banca Marche si creò un importante problema di liquidità.

Interrogato dall’avvocato di parte civile Corrado Canafoglia, ha riferito che prima del commissariamento (estate 2013) l’istituto di credito marchigiano aveva eseguito una svalutazione del credito su base forfettaria, pratica di finanziamento per pratica, ricordando che era prevista una revisione di questa svalutazione a fine anno, che però non venne mai attuata perché la Banca venne commissariata prima.

Nel corso dell’udienza, il legale Canafoglia alla richiesta del teste di essere rimborsato per la trasferta che aveva dovuto affrontare da Bari, città di residenza, al Tribunale di Ancona. ha ironizzato affermando di essere disponibile ad una colletta tra tutte le «partite Iva presenti in Aula per aiutare economicamente il pensionato di Bankitalia». Nuova udienza il 3 maggio.

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