JESI – Amazon aumenta a 1.876 euro la retribuzione mensile lorda di ingresso per i dipendenti della rete logistica in Italia. Lo rende noto il colosso dell’e-commerce, di cui a metà 2025 è previsto l’avvio dell’attività del nuovo maxi hub alla Coppetella. «In conseguenza di questa iniziativa – afferma Amazon- le retribuzioni dei dipendenti neoassunti saranno dell’8% più alte rispetto alla retribuzione minima determinata dal CCNL Logistica e Trasporti, recentemente rinnovato, per il 5° livello, pari a 141 euro lordi al mese, e del 20% più alte rispetto al 2020. Inoltre, sempre come migliore condizione rispetto al mercato, in Amazon gli operatori di magazzino vengono assunti al livello 5°, laddove il CCNL prevede l’assunzione al livello inferiore per gli addetti al magazzino comune, e gli stessi lavoratori ricevono un primo aumento dopo soli 12 mesi di lavoro e vengono promossi al livello superiore dopo 24 mesi di lavoro. Amazon si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese con circa 19.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese».



Amazon, l’incontro
Si è tenuto presso l’auditorium di via Falcone a Monsano l’incontro “Centro Logistico Amazon, impatto e opportunità”, organizzato sul tema dal gruppo consiliare Monsano Insieme e moderato da Diego Franzoni. Ospiti diversi sindaci del territorio Lorenzo Fiordelmondo (Jesi), Cristina Amicucci (Chiaravalle), Thomas Cillo (Monte San Vito), Joseph Borgiani (San Marcello), Davide Fiorini (Camerata Picena), Daniele Carnevali (Polverigi, presidente della Provincia), Roberto Campelli (Monsano) e l’assessore ad Agugliano Thomas Braconi. Sul tavolo anche e soprattutto le preoccupazioni, alla vigilia dell’entrata a regime di un polo dove, nell’arco di tre anni, è attesa l’assunzione a tempo indeterminato di mille persone.
«Il polo Amazon sarà più vicino al nostro centro che non a quello di Jesi – ha detto la sindaca di Chiaravalle Amicucci – l’aspetto che più preoccupa i miei cittadini è il traffico delle merci e dell’indotto. L’interlocuzione con la Regione per ottenere risposte sui treni per l’hub non ha ottenuto risposte, Non siamo ancora pronti a sostenere le ricadute».
Stesse preoccupazioni per Cillo, Monte San Vito: «A cinque mesi dall’apertura di Amazon non siamo ancora in grado di dare risposte chiare. Di Amazon abbiamo subito la presenza e ci stiamo adeguando, non siamo mai stati coinvolti nelle scelte e dovevamo esserlo dall’inizio. Mancano regia e risposte della Regione che, nel Piano infrastrutture, nulla ha previsto per l’hub Amazon».
Su «traffico e aumento dei prezzi di case e affitti, con una vera bolla speculativa» esprime preoccupazione Fiorini (Camerata Picena), per Borgiani (San Marcello): «Un piccolo impatto già lo viviamo: nelle strutture ricettive del nostro territorio, molti che lavorano al cantiere Amazon. Il pensiero per gli effetti del traffico sulle strade dei nostri paesi, dove di fatto non c’è trasporto pubblico, c’è».
«Siamo di rincorsa – dice Carnevali, Polverigi – perché non abbiamo dati su che tipo di occupazione avremo, da dove arriverà e come si sposterà». Braconi, Agugliano: «I sindaci non possono essere lasciati soli, manca l’apporto degli enti sovralocali, chi era al cantiere Amazon per la foto della prima pietra, dopo la foto è scomparso».
Per il padrone di casa Campelli, Monsano: «Ci hanno lasciati soli. Ricadute positive: sul nostro territorio, avevamo otto capannoni vuoti e oggi sono tutti pieni. Ma tra un lato, dove siamo noi, e l’altro della statale dove sarà Amazon, il traffico sarà un problema. E già ora si riscontra una maggiorazione, quasi un raddoppio, degli affitti delle abitazioni. Con stipendi netti di 1.200, 1.300, sarà così semplice trovare una sistemazione?».
Lorenzo Fiordelmondo, Jesi, guarda in positivo: «Una opportunità da vivere anche come una sfida alle intelligenze del territorio, dove si apre una storia nuova. Ci ha scelti il primo player mondiale: non viviamola come una sfortuna. In un territorio dove si vive una contrazione industriale, arriveranno lavoro e economia. Certo, va evitata una dipendenza esclusiva da Amazon. Utile lavorare per offrire mezzi di trasporto alternativi all’auto e, con Erap, sul fronte dell’edilizia agevolata».