Jesi-Fabriano

Agende Rosse, testimonianze dirette di legalità e giustizia

Sabato (3 giugno) il generale Angiolo Pellegrini, stretto collaboratore del Giudice Falcone, sarà a Jesi alle ore 17.30 a Palazzo della Signoria. Dell'incontro, a cura di Agende Rosse, ne abbiamo parlato con la portavoce Alessandra Antonelli

Nell'immagine tratta da Wikipedia, l'autostrada A29 subito dopo l'attentato al Giudice Falcone

JESI – La commemorazione delle vittime delle stragi di mafia non può e non deve essere limitata ai giorni degli anniversari di quei tragici eventi. Per questo motivo il gruppo Agende Rosse “Alberto Dalla Chiesa e E. Setti Carraro” di Ancona e provincia ha organizzato per sabato 3 giugno, una giornata con il generale Angiolo Pellegrini, comandante della Sezione Anticrimine dell’Arma dei Carabinieri a Palermo nei primi anni ’80 e stretto collaboratore di Falcone. L’appuntamento è il mattino con gli studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II, alle 17.30 presso la Sala Maggiore del Palazzo della Signoria incontrerà la cittadinanza.

Per saperne di più abbiamo sentito Alessandra Antonelli, portavoce e coordinatrice del Gruppo Agende Rosse di Ancona.

La giornata di sabato è rivolta anche alle scuole. Sui banchi si studia Giovanni Falcone?
«A dire la verità sono gli anni Novanta in generale a non rientrare nei programmi, salvo rare eccezioni. Molto dipende dalla sensibilità degli insegnanti e dei dirigenti, il Classico di Jesi ne è la dimostrazione».

Sono eventi che hanno segnato la storia del nostro Paese.
«Assolutamente, per questo portiamo testimonianze dirette, facciamo conoscere i sopravvissuti di Capaci. Molte persone neppure sanno che esistono sopravvissuti alla strage, per fortuna esistono scuole sensibili che fanno conoscere questi fatti. L’evento di sabato, in particolare, vuole ricordare Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, vittime della strage di Capaci del 23 maggio 1992. Volutamente la giornata non cade il 23 maggio perché non vogliano che diventi retorica e basta».

La locandina dell’evento

Abbiamo parlato dei giovani delle scuole ma chi gli anni Novanta li ha vissuti e se li ricorda, che approccio ha?

«Veniamo spesso avvicinati, in occasioni pubbliche o nei banchetti, da signori e signore che vogliono informarsi, che hanno domande da fare ad esempio sulla trattativa stato-mafia. Riescono, grazie anche agli appuntamenti che Agende Rosse tiene nelle città, a capire l’intreccio di episodi che hanno vissuto, di cui hanno sentito parlare ma che non hanno capito come collegare. Quando i testimoni diretti che portiamo a far conoscere fanno luce su cosa sta accadendo, o cosa era accaduto in quella circostanza, allora tutto fila».

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