Jesi-Fabriano

Agende Rosse, la ciclostaffetta della memoria anti-mafia a Jesi

Arriva giovedì 29 giugno l'unica tappa marchigiana dell'iniziativa per il 25° anniversario della strage di via D'Amelio e dell'uccisione di Paolo Borsellino. Alle 13 l'accoglienza in piazza della Repubblica

L'avvocato Alessandra Antonelli, coordinatrice per la Provincia di Ancona del movimento delle “Agende Rosse”
L'avvocato Alessandra Antonelli, coordinatrice per la Provincia di Ancona del movimento delle “Agende Rosse”

JESI – «La sofferenza e la fatica, le difficoltà affrontate e la tenacia dei protagonisti di questa staffetta sono le stesse dell’impegno quotidiano per arrivare alla verità e mantenere la memoria». L’avvocato Alessandra Antonelli, coordinatrice per la provincia di Ancona del movimento delle “Agende Rosse”, parla così alla vigilia dell’arrivo in città della ciclostaffetta “L’agenda ritrovata”, che nel venticinquesimo anniversario della strage mafiosa di via D’Amelio e dell’uccisione del magistrato Paolo Borsellino e della sua scorta, sta attraversando l’Italia da Milano a Palermo. La “agenda rossa” è quella dalla quale Borsellino, specie dopo l’attentato di Capaci in cui vennero assassinati il 23 maggio 1992 il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre degli agenti che li proteggevano, non si separava mai. Una agenda sulla quale il magistrato raccoglieva appunti personali, supposizioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia e che scomparve, misteriosamente sottratta dalla borsa di cuoio di Borsellino che era sul sedile posteriore dell’auto su cui viaggiava il magistrato, dalla scena della strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992.

«E il 19 luglio prossimo- ricorda l’avvocato Antonelli- la staffetta arriverà a Palermo e riconsegnerà un’agenda rossa a Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, che ringraziamo per averci fatto il regalo di inserire Jesi, fra tanti capoluoghi e città grandi e importanti, fra le tappe di questa iniziativa per non dimenticare, continuare a raccontare e riflettere, cercare giustizia».

Quella di domani, giovedì 29 giugno, a Jesi sarà l’unica tappa marchigiana del percorso de “L’agenda ritrovata”. La staffetta arriverà da Rimini (dove è scesa passando per Milano, Parma, Bologna) e ripartirà venerdì per Perugia. Quindi, toccando fra gli altri Grosseto, Roma, Napoli, Bari, Messina il resto del percorso fino a Palermo. «Jesi è lieta di far parte di tutto questo- dice l’assessore alla cultura Luca Butini- per mantenere viva l’attenzione su figure come quella di Paolo Borsellino e sul loro alto senso dello Stato, fino al rischio della vita». Tre i ciclisti protagonisti della staffetta, ai quali si affiancano lungo il percorso come accompagnatori appassionati e sostenitori locali. Qui ad esempio toccherà alla già campionessa mondiale di scherma Carola Cicconetti e al campione di ciclismo degli anni ’70 Giancarlo Polidori essere al fianco de “L’agenda ritrovata”.

Spiega Antonelli: «Alle 13 di giovedì 29 giugno la staffetta sarà accolta in piazza della Repubblica dall’amministrazione comunale e nel pomeriggio, dalle 18, farà un tour della città in bici con partenza e arrivo dai giardini pubblici di viale Cavallotti, concluso da aperitivo e lettura. In serata alle 21, al Teatro Moriconi, il concerto e coro della scuola musicale Pergolesi al quale seguirà il convegno, cui parteciperanno il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo e il sindaco Massimo Bacci, Marco Bertelli, l’avvocato di Salvatore Borsellino Fabio Repice, e il presidente del Tribunale di Ancona, Giovanni Spinosa, che spiegherà come in quegli anni anche l’esperienza criminale fra Marche e Romagna della banda della Uno Bianca avesse collegamenti con una strategia stragista». Prima dell’arrivo a Jesi, la staffetta riceverà nelle Marche il saluto dell’amministrazione comunale a Fano (9,15) e un altro momento di riconoscimento a Chiaravalle (12,15) al parco Primo Maggio.

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