Jesi-Fabriano

Acquisti sotto le stelle. Ma salta la Notte Bianca

Per l'inizio dei saldi estivi l'associazione Jesi Centro organizza "Shopping sotto le stelle", l'occasione per fare acquisti nei negozi fino a mezzanotte

JESI – Negozi aperti fino a mezzanotte venerdì e sabato (30 giugno e primo luglio) per Shopping sotto le stelle. Organizzate dall’associazione Jesi Centro, le due serate dedicate agli acquisti cadono non a caso con l’inizio dei saldi il 1 luglio. Le luci delle vetrine illumineranno le vie del centro storico, con tante proposte da cogliere al volo, all’interno dei negozi. Per l’occasione i locali del centro saranno aperti per un aperitivo, per cenare, per poter ascoltare musica, stare in compagnia e rendere più piacevoli le serate di shopping sotto le stelle.

«La maggior parte dei negozi del centro ha aderito e altri lo stanno facendo in questi giorni – fa sapere Tania Luminari per Jesi Centro – Con i saldi e vista la stagione, gli acquisti saranno per lo più dirottati verso i capi estivi, costumi, borse, abbigliamento ma gli acquirenti sono sempre molto eterogenei». Quest’anno non ci sarà la notte Bianca a Jesi: «Non ci sarà perché nelle ultime edizioni ci sono stati dei problemi di coordinamento. Lo scorso anno avevamo cambiato format ma non abbiamo avuto i risultati sperati. Organizzare la Notte Bianca significa lavorare a testa bassa per diverse settimane, se manca la sinergia, la collaborazione in un gruppo di lavoro non puoi farcela. Dopo i fatti di Torino inoltre (la finale di Champions League, ndr) sono cambiati i regolamenti per questo tipo di manifestazioni, e organizzare non è cosa da poco».

In merito ai saldi la Guardia di Finanza fornisce alcune indicazioni utili: La riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione di diritti di chi compra – si legge nel sito della GdF – Sicuramente sarà utile fare un giro qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi per essere sicuri che la merce che si troverà in negozio sia veramente quella di stagione e non un avanzo di magazzino. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.

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