Jesi-Fabriano

L’arte del miele, a lezione con Adelmo Calamante

Tanta curiosità per la dimostrazione della smielatura, tenuta dall'apicoltore jesino, ieri (17 settembre) a Ripa Bianca. Confermate le previsioni: la produzione del nettare dorato cala della metà a causa del caldo e della siccità

La smielatura

JESI – Sala gremita ieri (17 settembre) a Ripa Bianca per la dimostrazione di smielatura con l’apicoltore Adelmo Calamante.

Calamante, che con il figlio Giorgio porta avanti la produzione dell’apiario, ha delle arnie in diverse zone del territorio per avere produzioni differenti. Il nettare dorato della famiglia jesina ha conquistato il premio Miglior Miele Marchigiano nel 2014 con il girasole, l’anno prima con una melata eccezionale e nel 2009 con il millefiori. Domenica l’apicoltore ha dato una dimostrazione all’Oasi di Ripa bianca, dove si trovano alcune delle sue arnie, di come avviene il processo della smielatura: attraverso una macchina detta “smielatore”, che contiene e fa girare i telaini dell’arnia, è stato estratto il miele dai favi.

L’apicoltore non può correre il rischio di prendere miele troppo umido quindi questa fase dovrà avvenire quando il miele ha un basso contenuto di acqua, sarà così più a lungo conservabile. Il frutto di questa operazione è un miele dal sapore straordinario. In merito alla produzione di quest’anno: «A causa della stagione secca – spiega Adelmo Calamante, apicoltore jesino  – il miele si cristallizza prima. È vero che non tutte le produzioni danno questo risultato, l’acacia ad esempio lo fa meno ma è stata comunque una stagione che ha messo a dura prova la produzione. L’assenza di pioggia e il gran caldo hanno seccato subito i fiori, compreso il girasole che è rimasto in fiore poco tempo». Purtroppo anche gli apicoltori locali confermano il calo nella produzione a causa del caldo e dell’assenza di precipitazioni. Previsioni azzeccate, dunque, quelle della Coldiretti regionale che aveva lanciato l’allarme circa un mese fa stimando un segno negativo sulla produzione di millefiori, ma quest’anno anno non è stato dei migliori neanche per anche l’acacia e il girasole.

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