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Traffico illecito internazionale di piante rare e cactus dall’America: anche un senigalliese coinvolto

Sequestrate migliaia di specie vegetali protette dalla convenzione internazionale Cites, estirpate da Messico, Cile e Argentina. Giro d'affari del valore di un milione di euro

Sotto sequestro da parte dei carabinieri forestali cactus e piante rare trovate a Morciano di Romagna e Senigallia
Sotto sequestro da parte dei carabinieri forestali cactus e piante rare trovate a Morciano di Romagna e Senigallia

ANCONA  – L’ultima persona indagata abita in provincia di Rimini ma c’è anche un senigalliese tra le oltre 20 persone coinvolte nel traffico illecito internazionale di piante rare e cactus in via di estinzione a cui ha posto fine il nucleo Cites di Ancona dei Carabinieri forestali. L’operazione si è conclusa nei giorni scorsi quando è scattato il sequestro di oltre 170 piante estirpate dai deserti cileni, messicani e americani e molto considerate per il notevole valore economico.

I forestali di Ancona, in collaborazione con i colleghi della stazione di Morciano di Romagna (RN), hanno posto sotto sequestro le centinaia di cactus appartenenti a specie protette dalla Cites e piante rare, la convenzione di Washington sulla tutela delle specie animali e vegetali perché ritenute a elevatissimo rischio di estinzione. Qualche mese prima, quando ancora l’attività investigativa nell’ambito dell’operazione “Atacama” era all’inizio, a finire nei guai era stato un uomo di Senigallia.

In suo possesso erano state trovate, a febbraio scorso, circa 930 piante estirpate illegalmente nel corso di 7 viaggi in Cile e Argentina; altrettanto illecitamente le specie venivano importate in Europa attraverso l’invio di “pacchi postali” per aggirare i controlli e la normativa Cites. 

Dalle analisi condotte da esperti nominati dalla Procura della Repubblica di Ancona, sono emerse le prove delle importazioni, esportazioni e soprattutto del commercio svolto dai due indagati di Morciano e Senigallia: tra i “clienti” c’erano 10 trafficanti e collezionisti stranieri e altri 9 italiani: il giro di affari, è stato stimato, arriva a oltre un milione di euro. Il traffico illegale di cactus dal Messico, stando ai dati diffusi dal WWF, ha interessato oltre 100.000 piante in 4 anni per un valore stimato di 3 milioni di dollari.

Sotto sequestro da parte dei carabinieri forestali cactus e piante rare trovate a Morciano di Romagna e Senigallia
Sotto sequestro da parte dei carabinieri forestali cactus e piante rare trovate a Morciano di Romagna e Senigallia

Molte piante, infatti, appartengono a varietà rarissime raccolte nel deserto dell’Atacama in Cile (da qui il nome dell’operazione); venivano esportate dai trafficanti nei paesi asiatici o in Europa per essere poi immesse nuovamente sul mercato illegale ma anche in una famosa fiera organizzata in Belgio e vendute attraverso contatti diretti con collezionisti europei e italiani. Tutte le piante sequestrate sono state affidate all’orto botanico dell’università di Milano.

L’indagine ha permesso di porre fine a un’attività illegale che produceva anche un danno elevatissimo per l’ecosistema naturale dei paesi centroamericani: per questo motivo sono iniziati contatti con varie autorità amministrative per poter procedere al “rimpatrio” nei paesi di origine delle piante sequestrate e alla reintroduzione nello specifico ambiente naturale, in particolare in Cile.

I due indagati di Morciano di Romagna e di Senigallia, oltre alla confisca di tutte le piante, rischiano l’arresto fino a due anni e sanzioni fino a 150mila euro.

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