Cronaca

Suini sequestrati a Fiuminata, l’associazione Vitadacani ne chiede l’affidamento

La richiesta è stata inviata alla procura di Macerata. La presidente Sara d'Angelo avrebbe chiesto per gli animali trovati nell'allevamento irregolare un destino diverso dal macello: «Portiamoli nei nostri rifugi»

MACERATA – Maiali sequestrati a San Cassiano di Fiuminata, un’associazione ne chiede l’affidamento. Si tratta dell’associazione Vitadacani-Rifugio Porcikomodi della Rete dei santuari di animali liberi che ha inviato alla Procura una richiesta di affido degli undici animali posti sotto sequestro per motivi sanitari. «Si può scegliere un destino diverso per loro – ha commentato la presidente Sara d’Angelo – portandoli nei nostri rifugi dove potranno vivere al sicuro insieme ad altri animali salvati dal macello». L’intervento fa seguito all’operazione condotta dai carabinieri forestali del Gruppo di Macerata nei giorni scorsi che ha portato alla scoperta di un allevamento di suini irregolare in due strutture ce si trovano in altrettante frazioni del comune di Fiuminata. A seguito degli accertamenti i militari avevano sanzionato il proprietario (oltre 40.000 euro) e sequestrato 11 esemplari di suini.

A due giorni di distanza l’intervento dell’associazione: «Si chiede un destino diverso dal macello per i maiali sequestrati nei giorni scorsi dai carabinieri forestali a San Cassiano di Fiuminata in provincia di Macerata – si legge in una nota -. Coordiniamo un network di 14 rifugi in tutta Italia e collaboriamo con analoghi rifugi più piccoli dove hanno trovato riparo animali così detti da reddito, provenienti da maltrattamenti o da sequestri giudiziari, come in questo caso. Un destino diverso dal mattatoio per i maiali di Fiuminata è quindi possibile: nel nostro rifugio PorciKomodi di Milano ne ospitiamo più di 50 e tutti vi resteranno, al sicuro, fino alla fine della loro vita. Qui ogni animale salvato diventa ambasciatore della sua specie. Ci racconta eloquentemente, molto meglio di come faremmo noi, come dovrebbe essere la vita di tutti i suoi simili. Le strutture proposte dalla presidente Sara d’Angelo alla procura hanno tutte le autorizzazioni necessarie alla detenzione di animali da reddito e in particolare dei maiali».

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