Pesaro

Pesaro, pretende soldi e donne dall’albergatore, poi lo aggredisce con delle pietre: arrestato

Un nigeriano di 23 anni è finito in carcere con l'accusa di tentata estorsione, lesioni e danneggiamenti

Il tribunale di Pesaro

PESARO – Pretende soldi e donne, poi lancia le pietre contro il titolare dell’hotel. Arrestato. Questa è la storia di un 23enne nigeriano protagonista di alcune giornate sopra le righe all’hotel Elvezia in viale Fiume.
Il giovane era arrivato in albergo mandato dal pronto intervento sociale che fa capo al Comune. Doveva stare solo due giorni, il e il 10, poi l’11 doveva andare a Jesi dove gli è stata trovata una sistemazione alla Casa delle genti della Caritas del posto. Ma quando è stato il momento di lasciare la camera, non se ne voleva andare. Gli sono stati dati 50 euro per pagarsi il treno e del cibo. Lui ha preso i soldi e non voleva andarsene. Così sono stati chiamati i carabinieri che l’hanno fatto uscire.
Dopo una toccata e fuga a Jesi, si è ripresentato in albergo a Pesaro. Si è messo a fumare una sigaretta nella reception ribadendo con forza che non voleva andarsene. Anzi, ha alzato la posta.
Pretendeva 1500 euro, una camera tutta per sè, 5 donne nigeriane, uno chef nigeriano e un menù anche quello nigeriano. Tutto e subito. Di fronte al diniego dei titolari e all’accompagnamento alla porta, ha reagito in malo modo. Così i titolari sono stati costretti a chiamare le forze dell’ordine. Lui si è spogliato ed è rimasto in mutande, seduto sul marciapiede. Poi è arrivata anche la guardia medica, mentre il Comune ha preparato gli atti per un Tso, il trattamento sanitario obbligatorio.
Così è finito in psichiatria con la diagnosi di disturbi relazionali. Neanche il tempo di uscire che si è ripresentato in hotel. Dove è diventato una furia.
Prima ha colpito uno dei titolari con due pietre poi ha afferrato il posacenere all’ingresso della struttura e si è scagliato contro le vetrate. I vetri sono venuti giù e si sono rotti in mille pezzi.
Di qui una nuova chiamata alle forze dell’ordine che l’hanno arrestato per tentata estorsione aggravata, lesioni e danneggiamento.
Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere.

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