Ascoli Piceno-Fermo

Incendio in un villaggio in Kenya: salvi per miracolo sedici turisti di Fermo

La comitiva era fuori per un Safari, la titolare dell'agenzia che ha organizzato il viaggio: «Erano lì anche per una missione benefica»

L'incendio avvenuto ieri al resort in Kenya

FERMO – Nessuna vittima, ma tanta paura per una comitiva di sedici fermani che si trova in vacanza in Kenia, e alloggia a Watamu, una delle spiagge più frequentate dai turisti italiani, dove ieri si è sviluppato un devastante incendio. In particolare è stato colpito dalle fiamme il resort Barracuda Inn, e il fronte del fuoco si è allargato ad altre due strutture adiacenti, ristoranti e qualche casa privata. Dei 16 fermani che alloggiavano lì, 15 non non erano nel resort perché impegnati in un Safari.

La situazione

Solo uno di loro si era fermato al mare ma è riuscito a scampare alle fiamme, come racconta Betty Squadroni, titolare dell’agenzia Azzurra di Porto San Giorgio che aveva organizzato il viaggio e ora sta seguendo da vicino tutte le fasi di questa emergenza. «Si tratta di un gruppo abbastanza eterogeneo, con molti giovani – racconta la Squadroni -. C’è anche un diciottenne, che ha ricevuto il viaggio come regalo, oltre a una coppia in viaggio di nozze. Il gruppo, inoltre, era anche in missione benefica, perché aveva portato quaderni e vestiario in una scuola del posto. La consegna del materiale è in programma per venerdì (24 febbraio ndr), quindi penso che alla fine riusciremo comunque a farla. Per fortuna, comunque, queste persone sono quasi tutte abituate a viaggiare, quindi avevano i documenti con sé. Almeno da questo punto di vista non ci sono stati particolari problemi». Sono state comunque ore di apprensione soprattutto per i parenti in Italia. La Squadroni ha subito contattato l’ambasciata italiana, ma al momento solo due turiste italiane e non della comitiva marchigiana sono state ricoverate al District Hospital di Malindi, e non sono in gravi condizioni. L’incendio è stato domato, ma ha fatto molti danni, come mostrano i tanti video circolati sul web nel corso delle ultime ore.

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