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Maxi sequestro di cocaina al porto di Ancona, altri 6 indagati nell’equipaggio

Tutti di nazionalità russa, filippina e ucraina. La Procura ha disposto anche la perizia sui loro telefonini. Il primo ottobre, un marittimo filippino era finito in manette dopo il blitz interforze fatto a bordo del mercantile da fiamme gialle e carabinieri

Una veduta del porto di Ancona

ANCONA – Ci sono 6 nuovi indagati nell’ambito della vicenda relativa al mercantile battente bandiera liberiana, attraccato al porto di Ancona, a bordo del quale è stato scoperto un carico di cocaina. Lo stupefacente, 216 kg di cocaina, era nascosto in un ripostiglio sigillato della nave Adrienne. L’operazione interforze, coordinata dalle direzioni distrettuali antimafia di Ancona e L’Aquila, aveva portato all’arresto di un membro dell’equipaggio, un marittimo filippino, finito in manette il primo ottobre scorso.

I sei nuovi indagati sarebbero il comandante della nave, un primo ufficiale, un direttore di macchina, un assistente, un marinaio e un cuoco, tutti di nazionalità russa, filippina e ucraina.

I membri dell’equipaggio sono indagati per detenzione di sostanza stupefacente in concorso ai fini di spaccio. Inoltre la Procura di Ancona ha disposta la perizia sui cellulari degli indagati: gli apparecchi telefonici saranno analizzati dai militari della Guardia di Finanza.

Oltre cinquanta gli uomini che avevano preso parte alla complessa operazione condotta con l’ausilio delle unità cinofile e con il personale del Gico della Guardia di Finanza di Ancona, del Gruppo Guardia di Finanza di Ancona, del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti e del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Chieti.

Oltre al sequestro dello stupefacente, i militari avevano posto sotto sequestro anche la nave, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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