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Ancona, furti e rapine: uomo sottoposto a fermo e denunciato

L'uomo è stato ritenuto presunto autore di furti e rapine ed è stato fermato dai poliziotti dopo che non si è fermato all'alt e si è dato alla fuga in bici

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Gli operatori della Questura di Ancona, durante un normale servizio di controllo del territorio nei pressi di via Maestri del Lavoro (nel capoluogo marchigiano) dopo aver notato un ciclista che alla vista dei poliziotti ha cambiato andatura e direzione, hanno intimato l’alt all’uomo che però nel frattempo si è dato alla fuga, lanciandosi a velocità sostenuta nel traffico e, procedendo a zig-zag tra le vetture, invadendo anche la corsia opposta nonostante le intersezioni, le curve e la doppia striscia continua sulla segnaletica orizzontale.

Giunto in corrispondenza della fermata del bus l’uomo è salito sul marciapiede opposto al suo senso di marcia rischiando di travolgere i passeggeri che si apprestavano a scendere dall’autobus, per poi tagliare la strada in prossimità di una curva da una corsia all’altra diverse volte, per poi imboccare una rotatoria contromano.

I poliziotti sono riusciti a fermarlo e lo hanno riconosciuto come persona già nota agli uffici della Questura e quale presunto autore di furti e rapine avvenuti nei giorni scorsi. Si tratta di un uomo di circa 37 anni. Gli agenti dopo averlo condotto in Questura lo hanno denunciato e sottoposto a fermo, successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria competente e tradotto in carcere a Montacuto. L’uomo è risultato anche essere gravato da avviso orale emesso dal Questore di Ancona lo scorso agosto e dall’obbligo di presentazione alla p.g., al quale però è risultato essere inottemperante.

L’uomo è stato ritenuto essere il presunto autore della rapina consumata ai danni di un esercizio commerciale il 31 ottobre scorso, quando, sotto la minaccia di un fondo di bottiglia rotto, avrebbe intimato la consegna del denaro presente in cassa e avrebbe prelevato dalla borsa della vittima 20 euro e un telefono cellulare e avrebbe anche preso 150 euro da un cassetto posto sotto il registratore di cassa.

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