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A Pesaro 89 aziende controllate: 8 sospese dall’ispettorato del lavoro

Lavoro nero, caporalato, condizioni igieniche nel mirino dei carabinieri del Nil e dell'Asur: «L’attività di controllo nelle aziende si intensificherà nelle prossime settimane»

I carabinieri del Nucleo tutela del lavoro e Ispettorato durante i controlli

PESARO – Lavoro nero, caporalato, locali non a norma: sono 89 aziende controllate, di cui 8 sospese. È il bilancio dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Pesaro Urbino che continua a vigilare sul rispetto delle misure di sicurezza, al fine di contenere il diffondersi del virus Covid-19.

«L’attività di controllo nelle aziende del territorio si intensificherà anche nelle prossime settimane nei luoghi di intrattenimento soprattutto al fine di verificare la corretta attuazione dei Protocolli anticontagio e dei livelli di sicurezza ed evitare gli assembramenti», fa sapere l’Ispettorato.

Nel periodo estivo, gli ispettori congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo ispettivo e agli Operatori del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Asur Marche/Area Vasta 1, hanno intensificato le verifiche nei ristoranti, bar e locali di intrattenimento oltre che nel settore manifatturiero effettuando 89 controlli.

È stato accertato l’impiego di 9 lavoratori “in nero”, oltre a numerose violazioni dei protocolli di sicurezza anti Covid 19 tra cui il mancato uso delle mascherine, la carenza dei disinfettanti e la mancata effettuazione della sorveglianza sanitaria.

Sono stati adottati 8 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ai fini del ripristino delle condizioni minime di tutela dal contagio per dipendenti e clienti. Tra queste 3 attività sono nel settore dei servizi e un’attività agricola a Cagli. Per 6 aziende, vista l’occupazione di personale in nero in percentuale pari o superiore al 20%, è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Il maglificio di Acqualagna sospeso


Sono ancora in corso verifiche per accertare l’impiego di lavoratori irregolarmente occupati, percettori del Reddito di Cittadinanza.
Tra le operazioni segnalate, quella svolta dall’Ispettorato territoriale del lavoro, in un’azienda tessile della provincia che ha accertato la presenza di 5 lavoratori irregolari di cui 2 in nero. È stata quindi disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono state, inoltre, contestate al trasgressore sanzioni amministrative per un totale di 10 mila euro.
Al termine delle operazioni, il titolare, 45enne cinese, è stato arrestato per sfruttamento di manodopera.

Sabato scorso fa la multa a un locale etnico di un nigeriano a Borgo Massano per irregolarità sanitarie.

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