Cronaca

Montegiorgio, denunciato dai carabinieri per aver picchiato il cane del vicino

Un pensionato 70enne aveva scacciato a calci e bastonate dal suo cortile il pastore scozzese di 12 anni, che era entrato all'interno sparendo alla vista del proprietario

MONTEGIORGIO – I carabinieri della Compagnia di Montegiorgio e della Stazione di Montottone hanno denunciato alla Procura della Repubblica un pensionato 70enne del posto per maltrattamento di animali. In particolare i militari sono intervenuti a seguito di segnalazione di un residente che aveva perso di vista il proprio cane, un pastore scozzese razza “Collie” di 12 anni, che era entrato nel cortile del pensionato denunciato il quale per scacciarlo aveva pensato bene di prenderlo a calci e a bastonate.

Il cane è stato quindi affidato alle cure veterinarie. Si ricorda che per denunciare il maltrattamento sugli animali ci si può rivolgere a qualsiasi organo di polizia oppure alle guardie zoofile. Quando gli animali divengono vittime di intollerabili ed incomprensibili soprusi e vessazioni da parte dell’uomo è doveroso intervenire segnalando tali episodi. I comportamenti sanzionati sono sia quelli che provocano una sofferenza fisica nell’animale, sia quelli che gli cagionano un patimento psicologico, ovvero dolore ed afflizione; il reato in questione scatta quindi quando il soggetto pone in essere sevizie o angherie ingiustificate ed immotivate nei confronti di un animale, con la consapevolezza e la volontà di arrecare una lesione e di provocare un’inutile sofferenza.

Attualmente, la previsione penale punisce il responsabile del reato di maltrattamenti di animali con la pena della reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5.000,00 euro a 30.000,00 euro. Sebbene il delitto di maltrattamento di animali rientra tra i reati procedibili d’ufficio (ovvero il relativo procedimento penale prende avvio su autonoma iniziativa dell’autorità giudiziaria che ne sia venuta a conoscenza, senza che sia necessaria un’apposita denuncia da parte di terzi), nella prassi, solitamente sono i privati o le associazioni animaliste, particolarmente sensibili a questa tematica, a rivolgersi all’autorità giudiziaria per segnalare e denunciare episodi di violenze e sevizie in danno degli animali.

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