Ascoli Piceno-Fermo

Fermo 2020, al via la campagna elettorale. Calcinaro: «Continuità». Gli sfidanti: «Ecco i nostri progetti»

In lizza il sindaco uscente Paolo Calcinaro, il candidato Pd Renzo Interlenghi, il rappresentante della Lega Lorenzo Giacobbi e il pentastellato Stefano Fortuna

In alto da sinistra, in senso orario, Paolo Calcinaro, Renzo Interlenghi, Stefano Fortuna e Lorenzo Giacobbi

Anche Fermo si prepara a scegliere il suo nuovo sindaco. Il 20 e 21 settembre i circa 30mila aventi diritto al voto saranno chiamati a rinnovare la Giunta e il Consiglio comunale e, al momento, sono quattro i nomi in lizza per sedere alle poltrone del palazzo di via Mazzini.

Ricandidatura, che non potremmo definire inaspettata, per il primo cittadino uscente Paolo Calcinaro che ha parlato di «continuità» rispetto al progetto iniziato cinque anni fa con la sua lista civica “Piazza pulita”.

Renzo Interlenghi è invece il candidato del centrosinistra. Avvocato, 56 anni, sarà sostenuto da quattro liste: quella del Pd, che lo ha scelto come sfidante del sindaco uscente, Agire Locale, Fermo Coraggiosa e Fermo Capoluogo. «Da oggi rinasce un nuovo centrosinistra che si rivolge a tutta la provincia – ha detto Interlenghi che ha parlato anche degli “assenti” della sua coalizione -. Le porte, per dare la possibilità a Fermo di riacquistare nella provincia la sua posizione, rimangono aperte a quelle frange della sinistra con le quali da anni si condividono progetti politici».

Lei parla di una #fermofutura: una visione che secondo lei è mancata in questi anni?
«La politica sta diventando sempre più un modo di affrontare la quotidianità anziché pianificare in maniera strategica il futuro dei cittadini e dei nostri ragazzi; bisogna avere la consapevolezza dello stato delle cose in cui ci troviamo – ha spiegato -. Noto che, negli ultimi anni, c’è una riduzione del dato demografico come ugualmente c’è un calo dei cittadini stranieri sul nostro territorio che dopo essersi stabilizzati a livello economico e sociale se ne vanno. Questo cosa significa? Che importiamo l’immigrazione più povera che crea delle contraddizioni a livello sociale e ci porta a vivere in questa situazione di populismo e sovranismo; credo che in questi anni ci sia stata un’incapacità nell’arginare questo fenomeno. Ecco pensare al futuro significa invertire la rotta perché non bastano i palliativi delle feste di paese per una risposta strutturale e serie della quale, il nostro laborioso territorio, ha bisogno».

Un territorio laborioso di cui Fermo è la città capoluogo. Una Provincia che, non dimentichiamo, è stata colpita dal sisma e, nelle aree interne, ma non solo, soffre ancora. «Essere città capoluogo e di raccordo con tutte le realtà sociali cittadine significa farsi carico di chi è stato più sfortunato di noi – ha proseguito Interlenghi -. Ci piace andare in montagna, vedere le strade pulite ma ci dimentichiamo di queste popolazioni spesso per il loro peso specifico basso e senza avere cura dello spirito solidale che ci deve portare a essere un tutt’uno. Penso anche alle discariche, che sono come i cimiteri, e che prima o poi finiranno; non possiamo pensare che allargare l’area di conferimento e consumare suolo in questi termini sia l’unico futuro possibile. Dobbiamo pensare a come affrontare questi grandi temi che riguardano una crisi ecologica che va oltre i nostri confini. La cassa integrazione guadagni finirà e poi cosa faremo? Non penso che il civismo possa dare una risposta a questi problemi perché quella sarebbe solo una risposta egoistica e a breve durata che però non risolverebbe le difficoltà strutturali mentre i partiti, previsti nella nostra Costituzione, arrivano a lambire il Governo europeo; Fermo non può scollegarsi dal mondo».

Insomma, cosa si aspetta il 21 settembre?
«Qualcuno mi ha detto che avevo coraggio ma non credo si possa parlare di coraggio quando si esercita la democrazia – ha detto Interlenghi -. Sono contento che il sindaco uscente ha l’affetto delle persone; vuol dire che ha fatto il suo lavoro ma non è sufficiente. Per un centro buono ci sono periferie abbandonate e anche distanze sociali grandi. Io prima di tutto governerò per quelli che hanno problemi e sono in difficoltà. La competizione è fondamentale ma io preferisco parlare di contenuti e mi piacerebbe che si creasse una classe dirigente perché se oggi ci troviamo a sfruttare una figura singola significa che qualcosa manca. Il mio bisogno di candidarmi è arrivato perché da quella parte c’è stata una virata a destra e tutto viene mescolato come se i valori non esistessero più; questo ci fa perdere il senso di fare politica quando invece il centrosinistra è per la partecipazione e per creare una coscienza culturale e una capacità critica».

La Lega ha invece scelto Lorenzo Giacobbi. 36 anni, laureato in management dello sport e delle attività motorie, è un libero professionista che dalla Contrada (ex priore di Fiorenza, ndr.) è arrivato a conquistarsi le simpatie del Carroccio locale: «Mi candido con la Lega perché ci somigliamo: crediamo che la buona politica è quella che lavora a viso aperto con i cittadini, non quella che rinnega la sua identità nascondendo il simbolo – ha detto Giacobbi -. Sono un fermano di centrodestra che si impegna per Fermo da sempre e in molti settori: punto su coerenza, identità e valori. Le civiche garanzie che decidono i cittadini e non le segreterie di Partito. Non a Fermo dove quelli che vogliono fare piazza pulita sparano sentenze in pubblico, ma dietro le quinte fanno solo politica di corridoio, senza un progetto strutturale per la città. La Lega invece ha un progetto politico e amministrativo in cui i cittadini stanno davvero al centro e ci assumiamo insieme l’onere e il rischio di essere il solo partito di riferimento dei fermani di centrodestra».

Insieme a lui ieri, durante la presentazione della sua candidatura al Girfalco, il capogruppo della Lega Fermo Gianluca Tulli, il commissario provinciale Mauro Lucentini e un volto storico del centrodestra fermano, Luciano Romanella. «Come Lega diciamo da anni che a Fermo serve un intervento strutturale e di prospettiva, ma in cambio otteniamo solo feste di piazza: non è così che una città cresce e dà prospettive ai propri giovani – ha detto Tulli –. Abbiamo un buon progetto, un buon candidato sindaco che ha un notevole bagaglio di esperienza nell’associazionismo cittadino e tante persone che si sono messe a disposizione per lavorarci. La Lega ha dimostrato di saper governare con buonsenso e buone pratiche: a Fermo non farà eccezione».

Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario provinciale Lucentini che sottolinea con amarezza l’assenza dei partiti di coalizione dal progetto cittadino. «Al centrodestra i fermani chiedono una risposta di forte e identitaria concretezza. La Lega prende atto delle scelte degli alleati ma non si sottrae al proprio progetto di governo del buonsenso che sempre più sta dimostrando di essere in sintonia con i cittadini. Giacobbi è una persona giovane e di valore che ben lo rappresenta».

«La Lega ha già vinto: ci sono oltre 30 persone che resteranno nella storia politica di Fermo per aver messo la propria faccia per la città. Ci vogliono raccontare le favole, ma non ci incantano ed oggi siamo qui per dirlo chiaramente con un sindaco e una lista di qualità. Sono sempre stato di centrodestra, ma stavolta lo dico con particolare orgoglio ora che come Lega lo rappresentiamo da soli: siamo la speranza della città» ha concluso Romanella.

Stefano Fortuna è infine il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. «È iniziata la campagna elettorale per amministrare la città di Fermo e tra destra, sinistra e un mix di questi, ci sarà anche Altro» spiegano i pentastellati.

39 anni, Fortuna «è un giovane attivista fermano che segue in prima linea il lavoro e l’attività del gruppo locale dalla sua nascita – spiegano i 5 Stelle -. Insieme a lui è stata già presentata e confermata la sua squadra di consiglieri, tutti proiettati verso gli stessi obiettivi. I principali sono le 5 stelle del movimento: ambiente, sviluppo, connettività, mobilità sostenibile, acqua pubblica».

La candidatura «si proporrà un lavoro di collaborazione e progetti tale da confermare la stesura di un programma unico con altre liste civiche locali che appoggeranno il candidato 5 Stelle e vorranno valorizzare il lavoro di quei consiglieri di opposizione che hanno tutelato e lavorato per gli interessi di tutta la città» concludono i pentastellati annunciando che sarà convocata una conferenza stampa per presentare il candidato e il progetto del Movimento nei prossimi giorni.

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