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Book influencer e scrittrice, Giulia Ciarapica racconta le Marche

Giulia Ciarapica, affermata book blogger e scrittrice, ha appena presentato al pubblico il suo secondo romanzo. Ecco cosa dice riguardo il suo percorso

FERMO Book blogger e scrittrice, Giulia Ciarapica racconta le Marche, i suoi paesaggi e il mondo dei calzolai. Classe 1989, una laurea specialistica con lode in Filologia moderna presso l’Università degli Studi di Macerata, è blogger culturale, collaboratrice giornalistica e scrittrice.

Dopo la pubblicazione, nel 2019, del romanzo d’esordio “Una volta è abbastanza”, la giovane autrice sta presentando la sua seconda opera letteraria, fresca di stampa. Il titolo è “Chi dà luce rischia il buio” ed è il seguito del primo volume. Protagonisti le Marche, e in particolare la provincia di Fermo, il mondo delle scarpe e la storia di una famiglia. Un mestiere, quello della scrittrice, nato per gioco e per passione per Giulia Ciarapica, che è riuscita a ritagliarsi il suo spazio, nel mondo della narrativa contemporanea, grazie anche ai social network, e in particolare Instagram. È seguita da quasi 16 mila followers.

Giulia Ciarapica e la sua seconda fatica letteraria, “Chi dà luce rischia il buio”.

«Tutto è cominciato con il blog, che ho aperto dopo la laurea, assolutamente per gioco – ha raccontato Giulia Ciarapica –. Mi occupavo di narrativa contemporanea, e in particolare recensioni. Da lì a pochi mesi ho cominciato la collaborazione prima con un quotidiano online, poi con Il Messaggero e Il Foglio. Mi sono fatta conoscere tra gli autori e tra le case editrici. Non è stato facile, inizialmente c’era diffidenza nei confronti di questa nuova figura, il book blogger. Ho cercato di instaurare un rapporto di fiducia con gli autori e gli editori. Così è cominciato il mio percorso. Il blog è stato un trampolino di lancio, perché poi sono stata contattata dalla casa editrice Rizzoli che mi ha proposto di scrivere un libro. Da qui è nata l’idea di raccontare una saga marchigiana, una sorta di epopea dei calzolai marchigiani, che manca nella narrativa. Ho raccontato la storia della famiglia di mia madre, nel primo volume mi fermo al 1964. Ho descritto la comunità di Casette d’Ete, la campagna marchigiana e il lavoro. Nel secondo volume, dallo scorso 13 settembre in libreria e in tutti gli store online, parto a raccontare dal 1964 fino al 1974. Il decennio dell’evoluzione dell’industria, della nascita dei sindacati ma anche dei conflitti generazionali».

«Nel 2014, quando ho cominciato con il blog, avevo capito ci potesse essere una prospettiva, ma mai mi sarei aspettata che i social potessero dare così tanto spazio a chi parla di libri», ha concluso Giulia Ciarapica.

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