Fabriano

Whirlpool, è sciopero: in 300 sotto la sede impiegatizia di Fabriano per l’assemblea pubblica

Decine di auto si sono mosse dallo stabilimento di Melano in direzione della sede centrale cittadina nell’ambito delle due ore di sciopero a seguito del mancato confronto al Mise fra azienda e sindacati

Un momento dell'ultimo sciopero alla Whirlpool a Fabriano

FABRIANO – Circa 300 fra operai e impiegati per chiedere alla Whirlpool di essere presente ai tavoli istituzionali. Decine di auto si sono mosse questa mattina, giovedì 13, dallo stabilimento di Melano di Fabriano in direzione della sede centrale cittadina nell’ambito delle due ore di sciopero proclamate a seguito del mancato confronto al Mise fra azienda e sindacati. Le altre due ore di mobilitazione, decise dal Coordinamento sindacale unitario, si svolgeranno nei prossimi giorni. Presente anche l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Fabriano, Sassoferrato e Cerreto D’Esi, dell’Unione Montana Esino Frasassi, oltre ai consiglieri regionali del Pd, Mastrovincenzo e Carancini.

«Adesione altissima fra le tute blu, buona fra i colletti bianchi», fanno sapere i rappresentanti territoriali di Fim-Fiom-Uilm. Alle 10 si sono ritrovati in circa 300 sotto la sede amministrativa di Fabriano della multinazionale americana. «È inaccettabile che la multinazionale americana – hanno dichiarato le parti sociali – rifiuti il confronto con le delegazioni sindacali e con il governo Italiano. I lavoratori di Whirlpool non possono legare la conoscenza del proprio futuro occupazionale alle logiche speculative della finanza. La decisione di Whirlpool potrebbe indebolire l’intero comparto dell’elettrodomestico in Italia, per questo chiediamo al futuro Governo di intervenire per dichiarare il settore degli elettrodomestici strategico, il secondo più importante in Italia nel comparto del manifatturiero, e quindi esercitare poteri straordinari nella vicenda Whirlpool». I sindacati e i lavoratori hanno ribadito che le mobilitazioni proseguiranno fino all’apertura di un confronto. «Quindi, confermato lo sciopero immediato degli straordinari e le prossime due ore di sciopero che si svolgeranno nei prossimi giorni».

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