Fabriano

Vertenza Tecnowind: questa sera Santarelli incontra gli operai

L'appuntamento è fissato per le 21 di oggi, 13 luglio, dal sindaco di Fabriano all'Oratorio della Carità. Si cercherà di fare il punto in vista del nuovo confronto al Mise in calendario per il 18 luglio prossimo

La sede degli uffici della Tecnowind a Fabriano
La sede degli uffici della Tecnowind a Fabriano

FABRIANO – Vertenza Tecnowind, giorni di incontri e di speranze.
Questa sera, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, incontrerà alle 21.30 – all’Oratorio della Carità – i dipendenti dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti. L’incontro servirà al primo cittadino per conoscere a fondo tutta la questione in vista del summit al Mise in calendario per il 18 luglio prossimo, con le parti sociali e la Regione Marche, oltre ai tecnici ministeriali.

Ad annunciare questo appuntamento è stato lo stesso sindaco durante la parte finale del primo consiglio comunale che si è svolto martedì 11 luglio. A margine della presentazione dell’odg, approvato poi all’unanimità, da parte del gruppo di opposizione, Fabriano Progressista.

Lavoratori Tecnowind durante lo sciopero degli scorsi mesi

Un documento nel quale si ripercorrono le tappe fondamentali della vertenza. «Ad oggi l’azienda ha un debito di circa 10 milioni di euro una cifra contenuta, e che va vista nel contesto di un’azienda che ha produzione e che continua ad oggi a produrre. Quindi ecco la necessità del contributo di città ed Istituzioni locali per tentare una soluzione positiva di questa vertenza, ricordando anche le difficoltà dei lavoratori che hanno dovuto sopportare anni di stipendi decurtati del 20%, o l’erogazione a singhiozzo con ritardi di mesi. Una situazione a cui hanno risposto con coraggio, con scioperi, lotte e presidi volti a sensibilizzare la proprietà, le banche e la comunità fabrianese», si legge in un passaggio.

Vinicio Arteconi e Andrea Giombi, quindi, propongono l’organizzazione di un consiglio comunale aperto, entro questo mese, da svolgere all’interno dell’azienda. «L’obiettivo è quello di scongiurare un fermo delle produzioni che porti a disperdere le relazioni con il mercato. Chiediamo quindi che si sviluppino contatti con la proprietà per organizzare la seduta all’interno della fabbrica, come segno reale di vicinanza ai lavoratori e come occasione di far toccare con mano, alle istituzioni e ai cittadini, la reale situazione dell’azienda. Importante anche la presenza di parti sociali, associazioni di categoria, lavoratrici e lavoratori, esperti del settore per riflettere sulle possibili opzioni per chiudere la crisi aziendale, per tutelare i lavoratori e la produzione».

Dall’incontro di questa sera, fra il primo cittadino e gli operai della Tecnowind, si cercherà di capire la situazione attuale e, soprattutto, se ci sono sviluppi dell’ultima ora. Al momento, l’azienda è in concordato e ci sarebbero un paio di offerte, non vincolanti, per rilevarne la proprietà.

Dunque, si tratta di manifestazioni di interesse: una di natura industriale e l’altra di natura commerciale. Il problema è che i tempi si stanno accorciando perché la procedura del concordato concede massimo sei mesi di tempo per cercare una soluzione. E la cassa integrazione a dicembre comunque finisce. Se non si arriva presto alla presentazione di offerte vincolanti, occorre pensare a un piano “B” per quel che riguarda il paracadute degli ammortizzatori sociali.
Nel frattempo, si continua a navigare a vista e i circa 285 lavoratori diretti, quasi 500 considerando l’indotto, sperano che effettivamente ci siano novità sostanziose nelle prossime settimane.

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